Luciano Mondellini, Milano Finanza 02/10/2009, 2 ottobre 2009
Morgan Stanley mette il turbo a Fiat - La Fiat inizia con il vento in poppa l’ultimo trimestre di questo difficile 2009, segno forse che gli scenari di incertezza che avevano accompagnato l’inizio dell’anno si cominciano a diradare
Morgan Stanley mette il turbo a Fiat - La Fiat inizia con il vento in poppa l’ultimo trimestre di questo difficile 2009, segno forse che gli scenari di incertezza che avevano accompagnato l’inizio dell’anno si cominciano a diradare. Dopo le aperture di Berlusconi al rinnovo sugli incentivi all’auto per il 2010 (giunte mercoledì), ieri il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, a Detroit per un incontro con Sergio Marchionne e per firmare la cessione di Bertone, è andato addirittura oltre, quantificando il costo dell’intervento in 400-500 milioni e annunciando che gli incentivi «saranno rimodulati sulla base dell’esperienza di quest’anno, in modo da privilegiare la qualità tecnologica, l’ambiente, i consumi e l’aumento della sicurezza». Scajola ha anche spiegato, tirando in ballo Marchionne, che «la produzione di Fiat in Italia rimarrà in una prospettiva di crescita anche dopo l’aggregazione con Chrysler». Gli incentivi, che curiosamente Marchionne ha spiegato di ritenere «elementi di distorsione del mercato», non sono state le uniche buone notizie per il Lingotto. A corroborare le speranze del la casa torinese ci hanno pensato infatti anche i dati sulle immatricolazioni a settembre sul mercato italiano - con Fiat (+9,4%) che cresce più del mercato (6,8%)- e soprattutto un report shock di Morgan Stanley che ha alzato il prezzo obiettivo del titolo da 8,3 a 16,8 euro, o addirittura a 33 euro nel migliore degli scenari possibili. Lo studio della banca americana (i dati sulle immatricolazioni e le parole di Scajola sono giunti a borsa chiusa) ha messo le ali al titolo del Lingotto a Piazza Affari, dove l’azione ha chiuso la seduta con un guadagno del 7,79% a 9,475 euro, in una giornata che ha visto l’indice europeo del settore perdere l’1,42%. Brillante anche la controllante Exor che ha chiuso con un rialzo del 2,37% a 12,95 euro nel giorno dell’ingresso della holding di casa Agnelli nel paniere principale (Ftse Mib) al posto di Alleanza. Entrando nel dettaglio dello studio, Morgan Stanley ha sottolineato che la cooperazione con Chrysler «offre miliardi di valore inespressi nel prezzo». La banca d’affari newyorchese fa notare che la Fiat non ha speso nulla per il 35% di Chrysler, anche se ora dovrà dedicare tempo e risorse per rilanciare l’azienda americana. Le sinergie potenziali potrebbero toccare 1,7 miliardi nel 2012 per un fatturato complessivo di oltre 62 miliardi (vedi tabella in pagina). Per quanto riguarda le immatricolazioni, gli acquisti di nuove auto in Italia sono saliti a settembre del 6,77% a oltre 189 mila vetture con Fiat che ha fatto meglio del mercato incrementando le vendite del 9,4% a circa 59.800 unità . Il Lingotto ha così portato la quota di mercato in Italia al 31,5% dal 30,75% dello stesso mese 2008 (anche se in calo rispetto ad agosto 2009, quando il Lingotto aveva il 33,7%). Buona la performance anche in Francia, dove grazie agli incentivi alla rottamazione, le vendite di auto nuove sono balzate in Francia a settembre del 14,1% per raggiungere oltre 183 mila unità. Fiat ha registrato un aumento del 15,8% a livello di gruppo, mentre le marche francesi in totale hanno visto le loro vendite aumentare del 13,8% a 103 vetture. Negli Stati Uniti, invece, Chrysler ha fatto segnare immatricolazioni in discesa del 42% a 62.197 veicoli, dato che Marchionne ha definito ancora «legato alla passata gestione». Ieri intanto è stata è presentata la Fiat 500 in Brasile e a giorni la vettura sarà lanciata anche in Colombia, Barbados e Panama. Per quanto riguarda il varo della piccola vettura trendy negli Stati Uniti, ieri l’amministratore delegato della Fiat. Sergio Marchionne, ha spiegato che avverrà nel 2010. Cnh invece ha confermato le previsioni di una riduzione dei ricavi netti nel 2009 tra il 25 e il30%.