Massimo Spampani, Corriere della sera 1/10/2009, 1 ottobre 2009
In calo i «Regolieri», Cortina apre alle donne- CORTINA D’AMPEZZO (Belluno) – Sono i veri «padroni» di Cortina ma rischiano l’estinzione
In calo i «Regolieri», Cortina apre alle donne- CORTINA D’AMPEZZO (Belluno) – Sono i veri «padroni» di Cortina ma rischiano l’estinzione. I numero dei Regolieri d’Ampezzo, cioè i discendenti delle antiche famiglie originarie del luogo, si sta così assottigliando che Stefano Lorenzi, il segretario dell’associazione che li riunisce, le Regole, ha lanciato l’allarme: «Così finiremo per scomparire». Cortina è un caso anomalo: il 90% del territorio è di proprietà delle Regole, istituzione ultramillenaria, con radici in epoca longobarda, e non del Comune. Quel poco che avanza, le cime delle montagne sono state date in affitto dallo Stato alle Regole. Ma se la popolazione complessiva dei residenti (oggi 6.112) si è ridotta del 3% negli ultimi 8 anni, quella dei Regolieri è calata del 10%. Oggi sono 1.214. In più mancano i giovani: gli anziani oltre i 65 anni sono passati dal 21% al 31%. Le Regole nacquero per gestire collettivamente il bosco e i pascoli. Oggi il loro potere è cambiato: serve il loro assenso per poter costruire piste da sci, seggiovie, campi di golf. Così si ventila l’ipotesi di aprire maggiormente alle donne, oggi in numero irrisorio, e – cosa impensata – di accogliere gli «immigrati», cioè residenti non autoctoni. Si ipotizzano dieci nuove famiglie all’anno.