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 2009  ottobre 01 Giovedì calendario

SESSO PER FARE CARRIERA FICTION OSE’ SU CANALE 5


Canale 5 ha coraggio. In giornate in cui non si fa altro che incolpare Silvio Berlusconi e la tv commerciale (vedi ”Videocracy” e Gad Lerner) di aver conficcato nelle coscienze degli italiani l’immagine della donna-oca, allegrotta e rifatta, la tv più commerciale che c’è non si fa intimidire. E non ci pensa proprio a mettersi il burqa dopo gli svariati incidenti sexy, dalle vallette uscite fuori di seno (Maria Lopez) alle attrici di sit-com (Alessia Marcuzzi) indaffarate a mangiare wustel - diciamo wurstel - in maniera troppo realistica.

Anzi. Come rivela il sito specializzato TvBlog, Mediaset annuncia una fiction pruriginosa su adolescenti porcellone, sesso a go go, escort, faccendieri e ricconi senza scrupoli. Titolo del prodotto, non molto sobrio: ”Senza tette niente Paradiso”. In realtà la versione italiana dello sceneggiato-scandalo spagnolo ”Sin Tetas no hay Paraiso”, andato in onda sia a Madrid che in Colombia con un bel codazzo di polemiche, sarà più soft delle edizioni originali, ispirate al romanzo verità dello scrittore colombiano Gustavo Bolivar. Nel libro si racconta il dramma delle ragazzine che per uscire dalla povertà entrano nelle grazie dei ”narcos” che le inducono a rifarsi il seno, le usano e poi le rispediscono nel mondo da cui venivano; nella serie spagnola, trasmessa da Telecinco, l’ambientazione era quella dei locali notturni e degli pseudo imprenditori, e il protagonista era una specie di Fabrizio Corona versione iberica (tale El Duque, il Duca); in Italia è ancora ignota la location delle piccanti vicende, ma dalla Grundy, la società che insieme a Canale 5 produce la fiction, escludono «che la storia si ispiri al mondo della televisione» e che il titolo resti quello delle ”Tette”. Peccato.

D’altra parte la moda del ”davanzale” ritoccato da noi è diffusa, certo, ma mai quanto in Colombia, dove ogni anno si effettuano oltre 500mila interventi di chirurgia estetica e dove avere un grande seno è il passaporto obbligato per partecipare alle feste che contano e frequentare gente di rango. I nostri sceneggiatori sono al lavoro. Le riprese dovrebbero iniziare a febbraio per realizzare il più velocemente possibile sei puntate da lanciare in primavera. Il protagonista maschile sarà al novanta per cento il bel Daniele Liotti (già protagonista di ”Il capo dei capi”), mentre le disinibite protagoniste femminili non hanno ancora trovato un volto. Lo troveranno dopo lunghi e attenti casting. In Colombia l’eroina, una moderna Cenerentola siliconata, dopo essere stata sfruttata dai narcotrafficanti, si suicida. In Spagna questo non avviene. La ragazza, Catilina, incontra El Duque. Lui si innamora di lei, studentessa di buona famiglia, l’unica non rifatta in una mandria di poppute. Ma poi litigano, si lasciano e solo allora Catilina decide, per ripicca, di regalarsi qualche taglia di seno in più. A Madrid, già dopo la prima puntata, era insorta la Giunta della Gran Canaria chiedendo il ritiro della serie. Anche l’Associazione dei telespettatori della Catalogna (Tac), aveva denunciato linguaggio e contenuti politicamente poco corretti della serie, che veicolerebbe un modello di ”donna oggetto”.

Nella fiction italiana - che come abbiamo detto sarà ”edulcorata” - si farà sicuramente riferimento all’attualità e ai dibattiti sulle presunte donne-oggetto che stanno appassionando gli intellettuali. Lo sguardo non sarà bacchettone, assicurano i produttori, ma certamente il messaggio sarà quello di scoraggiare l’omologazione, l’ossessione per il corpo e il seno abbondante, l’insicurezza delle ragazze che non hanno bisogno di orpelli per affermarsi nella società e neppure (per fortuna) di modelli negativi. Si vuole raccontare una storia di riscatto e, soprattutto, una storia d’amore.