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 2009  ottobre 01 Giovedì calendario

SPECIALE SALONE DELLA NAUTICA DI GENOVA


«Vele di qualità per stare fuori dalla bagarre» -

Non vedo ripresa sino al Nautico del 2010», dice Federico Minoli, ad dei Cantieri del Pardo, marchio di punta del made in Italy a vela.
La sua non è però una disanima del mercato totalmente pessimistica. «Abbiamo visto segnali migliori delle attese dai Saloni di Cannes e di La Rochelle, e anche un volume d’ordini che non ci aspettavamo». Ma la parola d’ordine, per la stagione entrante, resta quella della prudenza.

Facciamo un passo indietro. «Chiudiamo un anno nautico davvero brutto. Si è fermata la domanda, perché sono stati rimandati gli acquisti, ma anche perché è venuto a mancare il credito, cioè il leasing. E questo ha inciso anche sui cantieri, perché non si è potuto costruire, venendo a mancare gli anticipi sulle barche. L’unico aspetto positivo è che abbiamo smaltito tutto il magazzino».
I Cantieri del Pardo hanno iniziato l’anno con 27 imbarcazioni giacenti. «A fine 2009 ne resteranno soltanto 4», dice Minoli. E i segnali di ripresa? «Qui bisogna mantenere i piedi per terra. Il prossimo anno costruiremo 60 barche, non di più. Anche se ci fosse una richiesta maggiore». La spiegazione: «Per costruire un cantiere ha bisogno di molto circolante, per pagare i fornitori. E in questo momento le banche non lo assicurano. Quindi, bisogna porre un limite alla produzione».

Da qui, un ritorno, «quasi maniacale» dice il manager», alla qualità. Il Cantiere del Pardo non presenta a Genova quest’anno modelli nuovi, ma modelli - il 43 poppa aperta, il 46 e il 54 Grand Soleil - rinnovati, perfezionati. «Puntiamo sulla qualità». Che è anche una questione di posizionamento di mercato. «Si aprirà una battaglia di prezzi sulle barche più piccole, soprattutto da parte dei marchi francesi. Noi vogliamo tenerci fuori da questa guerra, scommettendo su barche più grandi e, appunto, sulla qualità». E se poi il mercato si riprenderà? «Abbiamo diversi nuovi modelli in tasca da proporre». Si parla, ad esempio, di un nuovo 50.

Oltre ai Cantieri del Pardo, con Grand Soleil, il made in Italy quest’anno a Genova sarà rappresentato anche da Perini Navi, che presenta in anteprima mondiale «Barracuda», un ketch di 50 metri che sarà l’ammiraglia a vela del Salone: progettata dal cantiere insieme a Ron Holland, ha gli interni concepiti dall’architetto inglese, John Pawson, guru mondiale del minimalismo.

Tre novità da Comar Yachts: Comet 21s, Comet 33s e Comet 36s (il cantiere nel frattempo pensa ai progetti dai 73 ai 100 piedi. Il 21s, di un rosso fiammante, è disegnato da Sergio Lupoli. Nuova foggia sportiva anche per il 33, con la poppa aperta. Il Comet 35s è dello Studio Vallicelli. Solaris (Se.Ri.Gi) scommette sull’One 48 e sul 72, mentre Vismara presenta «K9», la prima barca del progetto industriale Meta, progettata da Vismara con Guido Spadolini.

Dall’estero, invece, arrivano il nuovo Bavaria 32 Cruiser, nato dall’alleanza tra lo Studio Farr e Bmw Group Designworks Usa, e da Beneteau l’Oceanis 58, l’ammiraglia della serie. Dahm International espone «Passe Partout», 42 metri, la più grande barca a vela Jongert sul mercato. Adria Ship porta il nuovo Elan 310, mentre Fastwave propone l’Akilaria 950, esponente della nuova classe disegnata da Marc Lombard. Dalla Francia Jeanneau presenta il Sun Odissey 33I e il nuovo 210 SO 42DS; ma anche i 53 e 57 griffati Jeanneau. Da Oltreadriatico il Salona 44, mentre Hanse Yachts punta sul Moody Deck Salon 62. Per i catamarani tre novità Lagoon: il 400, il 421 e il 620. Da segnalare anche Rustler 24, day-sailer che s’ispira a linee degli Anni Sessanta.