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 2009  ottobre 01 Giovedì calendario

SPECIALE SALONE DELLA NAUTICA DI GENOVA


Il russian style è finito -

Dalla crisi usciremo tutti più rinforzati. Farà pulizia di tanti orpelli, a cominciare dai ricarichi ingiustificati sui prezzi» è convinto Tommaso Spadolini. Cambieranno anche le barche? La parola ai designer, che creano quelle che verranno, e dunque costretti per mestiere ad anticipare le tendenze.

«Nella vela si assiste già ad un cambiamento» dice Spadolini. «Beneteau ha lanciato la serie Cyclades, una sorta di utilitaria della vela: spartana, senza optional. Il lusso resisterà nel motore, ma vedremo barche più lente, dai consumi più ragionevoli e costruite con materiali più ecologici e dal grande comfort di navigazione. Ci sarà anche una richiesta maggiore di propulsioni elettriche, o comunque ibride, che consentono di entrare nelle riserve marine». Lo stile, secondo Spadolini, è quello del «new classic»: «La rivisitazione di linee d’antan, come è stato fatto nell’auto con la Fiat 500». E le metrature? «Dai 24 metri in su. Ma sempre meno cattedrali sul mare: saranno più filanti e consentiranno un maggior contatto con l’acqua».

Di «semplificazione delle forme» parla anche Fulvio De Simone. «Vedo per il futuro meno eccessi, più essenzialità». Il designer spezzino non crede, però, che vi sarà la corsa alle propulsioni «pulite». «La vera barca ecologica c’è: è la vela. Nel motore credo che non cambierà nulla, salvo un certo risparmio sui consumi. Le grandi motorizzazioni resisteranno: sul fronte delle emissioni, incidono marginalmente sul totale. Continueremo dunque a vedere open e coupé, perché la velocità di navigazione che offrono sarà sempre apprezzata da chi può permetterseli. Certo, l’impatto ambientale è importante, ma allora il discorso dev’essere fatto sui sistemi di produzione, sulla filiera».

«Meno eccessi» anche per Francesco Paszkowski. «Negli ultimi anni siamo stati catturati tutti dal mercato russo, che aveva una visioni fuori dagli schemi e che ha generato anche ”mostri”. Si ritornerà alla barca, in quanto tale. Agli spazi, alle proporzioni. E ci sarà grande attenzione, sicuramente tra 2-3 anni ai materiali biodegradabili, al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili. Saranno messi al bando gli sprechi e le esagerazioni, ai mega-open da 50 metri».