G. D., Il Sole-24 Ore 30/9/2009;, 30 settembre 2009
AS ROMA CERCA IL RILANCIO CON UN NUOVO STADIO
Rosella Sensi gioca la carta del nuovo stadio per mantenere il controllo dell’ As Roma nonostante i bilanci in rosso del gruppo e una montagna di debiti sempre più difficile da scalare. Il progetto del nuovo stadio – 55mila posti, senza pista di atletica – è stato presentato ieri a Trigoria, con il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Regione Piero Marrazzo accorsi a dare un sostegno politico bipartisan aun progetto ancora piuttosto fumoso, del quale non vengono svelati i costi né i mezzi per finanziarlo.
Il nuovo stadio, localizzato sulla via Aurelia a 500 metri dall’uscita del Grande raccordo anulare in direzione Fregene-Civitavecchia, sarebbe accompagnato da un imponente sviluppo immobiliare che ha messo in allarme Wwf, Italia Nostra e il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, che dice: «No alle speculazioni». Sono previsti 800mila metri cubi di commerciale e 3mila appartamenti, da costruire – se verranno accordati i permessi urbanistici ”su un’area oggi classificata come agricola. Quest’operazione farebbe esplodere il valore dell’area, circa 130 ettari di proprietà di Sergio Scarpellini, l’immobiliarista (gruppo Immobilfin) che ha nel palmarès il contratto di affitto di alcuni immobili nel centro di Roma alla Camera dei deputati. Il progetto è dell’architetto Gino Zavanella, i tempi di costruzione sono stimati in 24-36 mesi.
Il piano stadio è stato presentato mentre è stato approvato dal cda il progetto di bilancio dell’As Roma al 30 giugno 2009, in peggioramento rispetto all’esercizio precedente. I ricavi consolidati sono diminuiti del 15% a 160,9 milioni di euro, il risultato finale di competenza mostra una perdita di 1,559 milioni, rispetto all’utile di 19,2 milioni del 2008, principalmente dovuto a 21,8 milioni di proventi non ricorrenti.
Il risultato sarebbe stato peggiore senza il contributo positivo della gestione calciatori di 16,4 milioni netti (14,5 milioni nell’esercizio precedente). La plusvalenza principale è stata generata dalla vendita di Amantino Mancini all’Inter, con un guadagno di 13,7 milioni per i giallorossi. Il costo del personale è salito del 4,8% a 98,1 milioni, pari al 61% sui ricavi. Il bilancio conferma che l’As Roma è in uno stato di tensione finanziaria.
Al 30 giugno scorso la società aveva 20,5 milioni di debiti verso il personale, comprendenti in particolare gli «emolumenti spettanti al personale tesserato per le mensilità di maggio e giugno 2009».
«Lo stadio entrerà nel patrimonio dell’As Roma, è un progetto voluto dalla proprietà per dare stabilità economica alla società », ha detto Rosella Sensi. Secondo le sue parole, il progetto non è stato sottoposto a UniCredit, il grande creditore del gruppo Italpetroli (di cui la banca è azionista con il 49%) che preme perché si sblocchi il piano di cessioni per ridurre la montagna di debiti, salita a 403 milioni a fine 2008.
G.D.