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 2009  settembre 30 Mercoledì calendario

«IL NODULO SCOPERTO PER CASO», LE STORIE DI CHI CE L’HA FATTA


MILANO – L’attrice Ro­sanna Banfi era nella vasca da bagno quando scoprì un nodulino al seno che non se ne andava via: era talmente piccolo che soltanto l’ecogra­fia, non la mammografia, era riuscita a vederlo; era un can­cro.

Sandra Mondaini assisteva la mamma all’ospedale San Raffaele di Milano e fumava, fumava e tossiva, ma in mo­do strano: il sospetto che po­tesse avere qualche serio pro­blema al polmone venne a una caposala; aveva ragione.

Pippo Baudo, nel 1970, viaggiava spesso fra Roma e Milano e incontrava in aereo il famoso Pietro Bucalossi, oncologo dell’Istituto Tumo­ri di Milano: fu lui a suggeri­re, al più popolare personag­gio televisivo dei nostri tem­pi, di togliere e di far analizza­re quella pallina sul collo che si era rivelata, poi, un tumo­re tiroideo.

Diagnosi quasi per caso. Ma la prevenzione dei tumo­ri non è questione che possa essere lasciata al destino, per­ché anche se molte storie di pazienti hanno un lieto fine, spesso un ritardo nel ricono­scere la malattia può essere fatale.

 la prevenzione l’arma vincente dei tumori e il libro «Se lo riconosci lo eviti», scritto da Melania Rizzoli, per Sperling & Kupfer (da og­gi in libreria) è dedicato a quelle persone che sono inte­ressate ad ascoltare e ricono­scere i campanelli di allarme che il nostro corpo ci manda per segnalare un problema.

« un libro originale per la sua struttura – scrive Um­berto Veronesi nella prefazio­ne – perché unisce storie personali a una descrizione scientifica delle malattie tu­morali che si collegano a quelle vicende umane».

Vicende umane che hanno come protagonisti personag­gi noti del mondo dello sport, dello spettacolo, della politica, del cinema: li unisce un filo conduttore rappresen­tato da un passaggio oscuro che interrompe il cammino della loro vita, il tumore, ap­punto. Che ognuno vive e combatte a modo suo.

Così la figlia del popolare comico pugliese Lino Banfi (che ne aveva annunciato in diretta Tv la malattia) ammet­te di avere avuto paura, ma di essere riuscita a superare lo spavento sopraffatta dalla vita quotidiana, marito, figli, la spesa, la casa.... Un misto di ironia e fatalità è stato, in­vece, lo spirito con cui l’inse­parabile moglie di Raimondo Vianello ha affrontato il suo problema e così ha reagito an­che Pippo Baudo che non ha mai avuto paura, paura vera, «perché – dice – nella vita sono sempre stato un fatali­sta » .

Per la show-girl Alba Pa­rietti, operata per un tumore al collo dell’utero da papillo­mavirus, è stata una storia im­provvisa, violenta e veloce che, per fortuna, non le ha la­sciato alcun tipo di trauma; per Lina Sotis, una delle più note giornaliste italiane e au­trice di «Bon Ton», un manua­le di buone maniere per le ra­gazze dei tempi moderni, era stato un dramma scoprire di avere un tumore al cervello a 34 anni: ammette di essere to­talmente cambiata da allora, ma di aver sempre guardato avanti nella vita, accettando tutte le nuove sfide.

Anche l’autrice del libro, Melania Rizzoli, medico e par­lamentare, è una sopravvissu­ta, ma la sua storia di malat­tia (un tumore del sangue vinto con un trapianto di sta­minali) l’ha già raccontata in un altro libro «Perché pro­prio a me?», pubblicato l’an­no scorso.