Francesco Ninfole, Milano Finanza 30/09/09, 30 settembre 2009
Bankitalia detta le nuove procedure per combattere criminalità e usura - Arriva da Banca d’Italia la stretta sulle operazioni finanziarie sospette, che si moltiplicano per effetto della crisi
Bankitalia detta le nuove procedure per combattere criminalità e usura - Arriva da Banca d’Italia la stretta sulle operazioni finanziarie sospette, che si moltiplicano per effetto della crisi. L’aveva anticipata il governatore Mario Draghi in un’audizione di luglio alla Commissione parlamentare antimafia. Le dichiarazioni si stanno traducendo in operazioni concrete. L’Unità di informazione finanziaria (Uif) di Bankitalia ha inviato nuove indicazioni per individuare i casi di criminalità finanziaria e di usura. Gli schemi operativi sono stati comunicati ai soggetti obbligati a segnalare le operazioni sospette (professionisti e intermediari). La casistica è stata aggiornata sulla base di comportamenti riscontrati nell’analisi dei recenti fenomeni: «La crisi aumenta i rischi di aggressione criminale nei confronti di imprese e soggetti in difficoltà a causa degli elevati livelli di indebitamento ovvero del peggioramento dei flussi di cassa», ha spiegato Banca d’Italia. L’attenzione è rivolta in particolare alle informazioni sugli assetti proprietari, sull’origine dei fondi e sulle effettive finalità economiche delle transazioni. Alcuni esempi di operazioni da segnalare: acquisto di partecipazioni in imprese in difficoltà da parte di soggetti che operano in settori diversi; ripetute variazioni della proprietà di una società; ingresso di soci che potrebbero figurare come prestanome; trasferimento della residenza di soci e amministratori in Paesi con regime fiscale privilegiato o non equivalente nel contrasto al riciclaggio; ricezione improvvisa di contributi da intermediari non usuali; ricezione di flussi rilevanti dall’estero; cessione a terzi di beni mobili e immobili a prezzi sensibilmente inferiori a quelli di mercato. Bankitalia ha precisato che «non è necessario che ricorrano contemporaneamente tutti i comportamenti descritti nello schema operativo; dall’altro, la mera ricorrenza di singoli comportamenti individuati negli schemi non è motivo di per sé sufficiente per procedere alla segnalazione». Tuttavia, «qualora emergano operazioni sospette riconducibili ai fenomeni descritti, è necessario che i soggetti tenuti le segnalino con la massima tempestività, ove possibile prima di dar corso alla loro esecuzione».