30 settembre 2009
Laura Ferrero, 76 anni. Originaria di Asti, una figlia, fino a una quindicina di anni fa aveva gestito un bar a Torino col marito Giovanni Stratta, 81 anni
Laura Ferrero, 76 anni. Originaria di Asti, una figlia, fino a una quindicina di anni fa aveva gestito un bar a Torino col marito Giovanni Stratta, 81 anni. I due, sposati da quarant’anni, «inseparabili, innamoratissimi», avevano vissuto un’esistenza «attiva, metodica e serena», ma lui da qualche tempo soffriva di disturbi psichici che gli causavano improvvisi scatti di rabbia e manie di persecuzione, tanto che la scorsa estate era andato dai carabinieri per denunciare la consorte che a suo dire l’aveva avvelenato. Martedì scorso la Ferrero era in pigiama in camera da letto quando lo Stratta, colto da raptus, la prese a calci e pugni finché non smise di respirare. Subito dopo uscì di casa, prese un treno per la Liguria, andò nella casa di Borghetto dove aveva sempre trascorso le vacanze con la moglie, e verso le 10 sera, tutto vestito, si gettò in mare. Salvato dal proprietario di un bar lì vicino, fu portato in ospedale ma rifiutò il ricovero e vagò senza meta per tutta la notte. Il giorno dopo, verso le 15.30, camminò fino alla stazione ferroviaria di Borghetto, aspettò il treno regionale diretto a Savona, e si buttò di sotto lasciandosi stritolare. Serata di martedì 29 settembre in un appartamento in via Sospello 142 a Torino; primo pomeriggio di mercoledì 30 settembre alla stazione ferroviaria di Borghetto in provincia di Savona.