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 2009  settembre 29 Martedì calendario

Se ricordare amori e errori diventa una magnifica condanna - E nessuno di quei momenti andrà più perduto nel tempo come lacrime nella pioggia: che siano raggi B balenanti nel buio alle porte di Tannhauser o telefonate con il commercialista, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione o serate passate a guardare Rete 4 con entrambe le mani ingessate, incapaci di azionare il telecomando

Se ricordare amori e errori diventa una magnifica condanna - E nessuno di quei momenti andrà più perduto nel tempo come lacrime nella pioggia: che siano raggi B balenanti nel buio alle porte di Tannhauser o telefonate con il commercialista, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione o serate passate a guardare Rete 4 con entrambe le mani ingessate, incapaci di azionare il telecomando. Tutto sarà dimenticato, ma niente sarà cancellato. Esisterà in archivio una mappa della vita in scala 1:1, basterà chiedere e ci sarà (ri)dato. una prospettiva affascinante e terribile. Già la memoria stessa lo è. Ci voleva un essere dotato di superiore perfidia, o un´evoluzione disegnata per compiacere la futura categoria degli psicanalisti per dotarci di un congegno così inesorabile. Ai pesci rossi dicono sia andata meglio: tre secondi e tutto si cancella e si riavvia, ogni giro nel vaso è una nuova esperienza a cui si attribuiscono chissà quali possibilità. Noi sappiamo già come va a finire perché l´abbiamo già visto, conserviamo gli stracci e i gioielli, i traumi e gli istanti felici. Per farlo ci aiutiamo, di solito, con qualche supporto di varia natura: scattiamo foto, giriamo video, mettiamo da parte scritti, ci affidiamo a proustiani biscottini capaci di rievocare intere stagioni. I più dotati (o maledetti) vanno in giro con il "bagaglio a testa", custodiscono tutto lì. Tutto? Una selezione, sineddochi del passato. Ma ora si annuncia una nuova era: quella del "total recall" in cui la vita trascorsa sarà sempre disponibile e lo sarà per intero. Il filmino del matrimonio sarà effettivamente il filmino del matrimonio, non quello delle nozze. Arrivata alla soglia d´argento una coppia potrà passare i successivi 25 anni a rivedere, con qualche replay e qualche fast forward, i precedenti 25, minuto per minuto, anziché procedere verso il divorzio. Un ergastolano potrà essere condannato a ripercorrere la strada del crimine passo per passo, senza via di scampo, ogni volta di più soffrendo per l´ineluttabilità ex post dell´errore. E tutti noi saremo dotati di questa implacabile memoria di scorta che riduce il nostro passato a un presente bis, la replica disponibile su un altro canale, in differita. Magnifico. Intollerabile. La memoria che abbiamo avuto a disposizione fin qui era addomesticabile. Su di lei il nostro inconscio aveva talora la meglio convincendola a salvifiche operazioni di rimozione che solo una sventurata seduta di analisi, anni più tardi, potevano disinnescare. La memoria stessa, meglio di noi, che cosa fare di tutto quel materiale che è la nostra storia. Ogni giorno setaccia, scarta o custodisce. Quel che resta sembra un album del caso, ma è spesso un´accorta compilation che ci evita danni ulteriori. Se Henry Miller ha intitolato un suo libro Ricordati di ricordare è anche vero che a volte è bene ricordarsi di dimenticare: l´oblio è la sola forma di perdono che non scomoda l´etica o la fede, l´amnesia la sola amnistia decente e democratica. Il passare degli anni significa anche guai che passano, più che assorbiti, dimenticati. Il "total recall", la vita in scala 1:1, è la nemesi di questa pacificazione, con il male ma anche con il bene, che ne ha altrettanto bisogno: rivivere la gioia passata immiserisce il presente. L´uomo che per primo si è sottoposto a questo esperimento sostiene che siamo già avviati su questa strada, volenti o no, e che non ci sono problemi: non mettiamo forse i numeri di telefono altrui nella rubrica del cellulare ed evitiamo di ricordarli? Non diciamo "memorizzare" riferendoci a un´operazione fatta da una macchina e non dalla nostra mente? E che male c´è stato, finora? Nessuno. Ma l´espansione di quella memoria senza sintesi né filtro significa appiattimento dell´esistenza stessa. Certo, potremo ripescare qualunque momento, ma per farne che cosa: rivederlo esattamente come era? Non è meglio ora, che i ricordi invecchiano insieme con noi e si fanno il lifting, imparano a mentire, si aggiustano nel retrovisore? Nulla ha tanto bisogno di pietà quanto il passato, perché è immutabile. Spargerci qualche velo e qualche bugia è tutto quel che possiamo concederci in cambio del fatto che i suoi effetti sono inalterabili. meravigliosamente utile aver rinchiuso tutte le informazioni, le immagini, i libri del mondo sotto il cofano di un motore di ricerca, ma per quanto ci si sforzi di archiviarla, la vita di ciascuno di noi non sarà mai 102 o 234.756 documenti.