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 2009  settembre 28 Lunedì calendario

DOMANDE E RISPOSTE

Tutti gli arsenali della distruzione-

Che cos’è un missile balistico?
 un missile che segue un tracciato sub-orbitale (ovvero attraversa l’atmosfera) con lo scopo di trasportare e far esplodere una o più testate (spesso nucleari) su un obiettivo predeterminato. Il missile è tele-guidato sostanzialmente solo nella prima fase della traiettoria aerea, mentre la parte rimanente del volo è governata dalle leggi della meccanica orbitale e balistica.
A quando risalgono i primi missili balistici?
Il primo è l’A-4, meglio conosciuto come V-2 sviluppato dagli scienziati tedeschi tra gli anni Trenta e Quaranta sotto la direzione di Werner von Braun. Il primo lancio avvenuto con successo risale al 3 ottobre 1942, e il suo impiego in guerra inizia il 6 settembre 1944. Al termine della Seconda Guerra mondiale oltre 3 mila V-2 sono stati lanciati dai tedeschi.
Quanti e quali Paesi hanno impiegato missili balistici?
Sono circa una trentina e lo sviluppo di nuove tecnologie prosegue senza sosta. Ogni anno ci sono almeno un centinaio di test, con esclusione di quelli americani, e i più recenti interessano soprattutto Iran, Cina, Nord Corea, Federazione Russa.
Come funzionano?
Possono essere vettori solid-fuel, ovvero hanno motori alimentati a propellente solido, oppure materiale chimico che ha la proprietà di consentire uno stoccaggio sicuro per lunghi periodi. I liquid-fuel, ovvero a propellente liquido, sono più efficienti e controllabili, ma impongo precauzioni maggiori nello stoccaggio.
Come si differenziano?
A seconda della gittata. Ci sono i ”Tactical” che hanno un raggio compreso tra i 150 e i 300 chilometri. I «Theatre» viaggiano a distanze di 300-3500 chilometri, gli ”Intermediate” che vanno dai 3500 ai 5500, e gli ”Intercontinental” che possono colpire obiettivi oltre 5500 chilometri.
Qual è la consistenza dell’arsenale iraniano?
Teheran può contare sugli Sejil 2, vettore sperimentale a lunga gittata provato la prima volta nel maggio scorso. Ha un raggio d’azione di 2 mila chilometri, è a due stadi ed è alimentato con combustibile solido. Il missile Shahab-3, sperimentato già da alcuni anni, ha una gittata di 2 mila chilometri. a un solo stadio ed è alimentato con combustibile liquido. Il Safir-2, non ha ufficialmente scopi militari ma è stato impiegato nel febbraio scorso per portare in orbita il primo satellite sperimentale iraniano Omid. Gli Shahab 2 e 1, hanno una gittata di 500 e 300 chilometri, sono stati sviluppati a partire dallo Scud. Poi ci sono lo Zelzal con raggio d’azione di 400 chilometri, il Tondar da 150 chilometri e il Fateh da 110 chilometri.
E qual è la dotazione dell’altro Stato considerato pericoloso, la Corea del Nord?
I suoi missili, come portata, sono superiori a quelli iraniani. Pyongyang conta infatti anche missili orbitali, i NKSL-1 e NKSL-X-2, a tre stadi e propellente liquido-solido. Inoltre ha i Taepodong-1 e 2, entrambi a due stadi, con propellente liquido ma gittata rispettivamente di 2 mila-2900 e 3750-15 mila chilometri. Ci sono poi i Nodong-A 1 e i Nodong-B 1 a propulsore liquido con raggio d’azione tra i 1300 e 4 mila chilometri, e una serie di vettori a gittata inferiore tra cui gli Scud-ER 1 e gli Hwasong 5 e 6.
Tra le potenze nucleari chi ha le maggiori dotazioni?
Gli Stati Uniti, che hanno fra l’altro in dotazione i Douglas, il GAM-87A Skybolt, un missile da 5 mila chili a propellente solido che può essere lanciato in volo. Tra gli altri ci sono il Trident, il Poseidon e il Peacekeeper, missili a media e lunga gittata che possono montare testate atomiche venti volte più potenti di quella di Hiroshima. Più obsoleto, l’arsenale russo, residuato di quello dell’Unione Sovietica. Il missile più recente è l’R-29RMU Sineva, entrato in servizio nel 2007 e che ha una gittata di oltre 11 mila chilometri. La Cina ha invece un limitato numero di missili balistici: circa 20 Dong-Feng 5 con testata singola da 5 megatoni.
Anche il Pakistan e l’India hanno missili a lunga gittata?
Possono contare su missili a gittata più limitata. I più potenti schierati da Islamabad sono i Ghauri-II (2300 km) e gli Shaheen-II (2500-3500). Sono in fase di studio i Ghauri-III da 3500 km e gli Shaheen-III da oltre 4500 chilometri. L’India invece ha sviluppato un programma di sviluppo missilistico integrato per la realizzazione di un’ampia gamma di vettori a gittata breve e intermedia come il Prithvi (terra-terra sino a 350 km), l’Akash (terra-aria a 300 km) e l’Agni-III un missile terra-terra con una raggio di 3500 km.
E anche Israele dispone di vettori paragonabili?
Israele può fare affidamento sui Jericho III, ultima generazione dei longevi Jericho introdotti nel 1971. Entrati in servizio nel 2008 hanno una gittata che può raggiungere gli 11.500 chilometri e possono trasportare testate atomiche sino a 750 chili.