Maurizio Donelli, Corriere della sera 28/09/2009, 28 settembre 2009
LE GUIDEREMO MAI?
Strane, ma vere: sono le automobili del futuro Ecologiche e quasi pronte per il concessionario
FRANCOFORTE – Lungo e affusolato, con due sedili (uno dietro l’altro) nella pancia. Che cos’è, un tandem-siluro in fuga da Hollywood? No: è un serio veicolo nato nei laboratori Volkswagen e battezzato L1. Al Salone di Francoforte (chiuso ieri) di «cose» strane se ne sono viste tante. E non certo perché c’è la crisi, il morale è basso e bisogna fare del cinema con l’auto futuribile. A sentire i diretti interessati non sono «cose » campate in aria: le guideremo veramente. O le stiamo già guidando senza saperlo.
Sulla L1 il presidente di Volkswagen Group Italia, Giuseppe Tartaglione, è perentorio: «La versione definitiva sarà pronta tra quasi due anni». Dentro quel microjet senza ali c’è il sogno dell’auto da 1 litro per 100 km. «La sigla richiama la 1 liter car del 2002, che lanciò il progetto». Fibra di carbonio, propulsione elettrica e a gasolio, 39 g/km di CO 2 , 1,49 litri per 100 km: «La sintesi del nostro concetto di BlueMotion: sfruttare al massimo ogni goccia di carburante. Mettere in vendita la L1 significa standardizzare tecnologie che renderanno più efficienti tutti i nostri modelli».
Nella Bmw Vision ci sono quattro posti e tre motori: un 1.5 turbodiesel e due elettrici. Intorno, un abito trasparente da supersportiva. Per dimostrare? «Che anche domani sarà possibile divertirsi guidando»: Andrea Castronovo, presidente e ad di Bmw Italia. La Vision ha 356 cavalli (il divertimento di cui sopra), ma fa 27 km il litro ed emette 99 grammi di CO. Non anticipa un modello, è un mix di presente e futuro: «Le tecnologie che contribuiscono alla sua efficienza sono orientate alla produzione. Alcune, lo start stop e la energy brake regeneration, le applichiamo già».
Twizy è un nome nato dalla fusione di too easy , facilissimo, e twin , gemello: il nome di un veicolo avvolgente, a due posti in tandem, con motore elettrico. «Lo venderemo da metà 2011»: parola di Jacques Bousquet, direttore generale di Renault Italia. «La mobilità urbana evolve verso il pratico, la sicurezza, l’ecosostenibile. Twizy anticipa i tempi». Il modello di serie, dice Bousquet, «risponderà alla size impression del concept ». Tradotto: la «cosa» che guideremo sarà tale e quale.
Ecco la Peugeot BB1, da pronunciare bibiuan : «Un richiamo – spiega Jean Marc Gales, direttore generale – alla Bebé del primo Novecento». Quattro posti in una cellula lunga 250 cm, motori elettrici sulle ruote posteriori, potenza di 20 cavalli (per rientrare nella normativa dei quadricicli), batteria agli ioni di litio, autonomia di 120 km. E un manubrio da motocicletta al posto del volante. « la dimostrazione che stiamo lavorando per il futuro». Gales non si sbilancia, ma è chiaro: «Lo abbiamo realizzato pensando di produrlo in serie».