Massimiliano Lenzi, Lettera al Foglio 11/9/2009, 11 settembre 2009
Al direttore - Fare le valigie e tirare le cuoia è il colmo dell’infelicità – anche per i senza Dio
Al direttore - Fare le valigie e tirare le cuoia è il colmo dell’infelicità – anche per i senza Dio. Ero bambino e ricordo ancora uno spettacolo – visto insieme al mio babbo – di Vittorio Gassman, si chiamava ”Poesia la vita” e ad un certo punto cantava il lamento del poeta Boris Vian, ”Io non vorrei crepare”. ”Come vuoi crepare senza che ancora si siano inventate / le cose che contano: le rose eterne, le giornate di un’ora / i monti marini e le spiagge, beh, le spiagge montagnose. La cuccagna finiti tutti i tormenti, i quotidiani / splendenti di colori, i bambini contenti e tutti i trucchi. Io non vorrei crepare senza aver gustato il gusto della morte”. Almeno per salutare… Massimiliano Lenzi