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 2009  settembre 26 Sabato calendario

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Bic. Acronimo di Bank Identifier Code. il codice utilizzato nei pagamenti internazionali per identificare la banca del beneficiario. Ogni sportello di ogni banca del mondo, praticamente, ha il suo Bic, che può essere formato da 8 o da 11 caratteri alfanumerici. Di norma il codice Bic principale di una banca è indicato ad 8 caratteri o a 11 caratteri con XXX finale. Il codice Bic si può desumere dall’Iban grazie a tabelle di conversione dai codici nazionali di banca o sportello presenti nell’Iban. L’assegnazione dei codici Bic viene gestita dal Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali), per questo spesso il codice viene spesso chiamato Swift.
Iban. Acronimo di International bank account number. lo standard internazionale utilizzato per identificare un conto in banca. Ideato dallo European Committee for Banking Standards, il Comitato ma europeo per gli standard bancari, il codice Iban è adottato dal 1997, ma solo dal 1° gennaio 2008 è stato reso obbligatorio per i bonifici nazionali e per quelli diretti all’area Sepa. L’Iban è composto, in ordine, da: 2 lettere rappresentanti la nazione (per l’Italia la sigla è IT), due cifre di controllo, il codice Bban nazionale, che include il Cin (una lettera) l’Abi e il Cap (5 cifre ciascuno) e il numero di conto (12 cifre).
SEPA. Acronimo di Single Euro Payments Area (Area Unica dei Pagamenti in Euro). l’area che, facendo seguito all’introduzione dell’euro, rappresenta un ulteriore e decisivo passo in avanti verso la piena realizzazione del mercato unico europeo. Il suo obiettivo principale è la trasformazione di tutta l’Unione europea – con l’aggiunta di Norvegia, Svizzera, Liechtenstein, Islanda e Principato di Monaco ”in un mercato domestico per tutti i pagamenti tramite bonifici, carte di pagamento, Rid bancari. La normativa europea che la definisce (la 2007/64/CE) deve essere recepita dai governi entro il 1° novembre 2009.
Rid. Acronimo di Rapporto interbancario diretto. un’operazione automatica di prelievo da un conto corrente di un importo stabilito, con successivo accredito dello stesso importo su un secondo conto corrente.
Epc. Acronimo di European Payments Council (Consiglio europeo dei pagamenti). Organismo costituito nel giugno 2002 dalle banche europee per coordinare il passaggio dai sistemi di pagamento nazionali a quelli europei della Sepa. Basato a Bruxelles, oggi raggruppa 74 membri e ha 300 dipendenti.
Efta. Acronimo di European Free Trade Association (Associazione europea di libero scambio). Fondata il 3 maggio 1960 come alternativa per gli stati europei che non volevano, o non potevano ancora, entrare nella Comunità economica europea. I membri fondatori furono Austria, Danimarca, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Di questi oggi sono rimaste solo la Svizzera e la Norvegia, assieme al Liechtenstein (membro dal 1991) e all’Islanda dal 1970. Tra i Paesi Efta sono in vigore accordi di libero scambio.
Istituto di pagamento. Organizzazione non bancaria che offre servizi di pagamento. un ente diverso dalla banca tradizionale, perché non può raccogliere depositi né emettere moneta elettronica, ma può abbinare all’attività finanziaria attività commerciali. Possono fare da istituti di pagamento, ad esempio, il supermercato o un operatore telefonico che permettano di pagare le bollette del telefono, della luce, del gas.