Marianna Aprile, Novella 2000, n. 39, 24/09/2009, pp. 20-25, 24 settembre 2009
Secondo i maligni tre ragazze, regolamento alla mano, non avrebbero dovuto partecipare alla serata finale di Miss Italia
Secondo i maligni tre ragazze, regolamento alla mano, non avrebbero dovuto partecipare alla serata finale di Miss Italia. Le regole parlano chiaro: l’aspirante Miss non deve aver vinto concorsi di bellezza nazionali, non deve aver associato il suo volto a campagne pubblicitarie nazionali, né posato nuda o tenuto comportamenti in contrasto con i valori del concorso. Il sito di ReporteLazio ha scoperto che la seconda classificata Mirella Sessa, casertana, è il volto di un marchio di valigeria. Ma la più ”fuorilegge” era Aurora Felici, che ha sfilato in topless ad AltaRoma e fatto la valletta a Porta a Porta, a Mezzogiorno in famiglia, al Fattore C. E ha posato anche per il calendario 2009 del Codacons. E a proposito di servizi fotografici anche Ludovica Caramis, nipote di Paola Perego, ha prestato la sua immagine per alcuni cataloghi di moda mare e intimo. Inoltre, fino a poco tempo fa risultava rappresenta da un’agenzia, e questo il regolamento lo vieterebbe.