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 2009  settembre 22 Martedì calendario

Lo sgambetto di Michelle a Hillary «Mai come vice di mio marito» - 

Michelle Oba­ma come Hillary; Michelle Oba­ma contro Hillary

Lo sgambetto di Michelle a Hillary «Mai come vice di mio marito» - 

Michelle Oba­ma come Hillary; Michelle Oba­ma contro Hillary. A rilanciare con prevedibile tempismo la te­si secondo cui ogni first lady è, per definizione, una Lady Mac­beth in incognita ci pensa «Ba­rack e Michelle: ritratto di un matrimonio americano» dove Christopher Andersen sostiene che dietro l’esclusione di Hil­lary Clinton dalla corsa per la vi­cepresidenza ci sarebbe pro­prio lo zampino di Michelle.

 « stata lei a convincere il marito a scartare Hillary», rive­la il libro in uscita in Usa, secon­do cui «la ferma opposizione della moglie fu il fattore decisi­vo nella scelta finale del tic­ket ». L’argomentazione della first lady, a dar retta ad Ander­sen, fu semplice: «Vuoi davve­ro avere Bill e Hillary in fondo al corridoio della Casa Bianca per tutto il tempo? – avrebbe domandato al marito ”. Riusci­resti a sopportarlo?». La rispo­sta di Obama non si fece atten­dere. Nell’agosto 2008 Joe Bi­den fu presentato al mondo co­me il candidato ufficiale alla vi­cepresidenza. Tolta di mezzo Hillary, Michelle si trovò a fare i conti con un’altra minaccia al femminile: l’allora governatrice dell’Alaska Sarah Palin, candida­ta alla vicepresidenza nella squadra avversaria. Michelle sa­rebbe stata talmente «affascina­ta » dalla Palin, che aveva ribat­tezzato «la cacciatrice di alci», da farne uno dei temi preferiti delle sue conversazioni col ma­rito. 

Il libro rivela che fu proprio la futura first lady a convincere Obama ad adottare il celeberri­mo «Yes We Can», lo slogan che lo accompagnerà nella sua marcia trionfale verso la Casa Bianca. Cinque anni fa, all’epo­ca della corsa al seggio del Sena­to in Illinois, il futuro presiden­te aveva bocciato senza mezzi termini lo slogan proposto da David Axelrod, il capo del suo staff. « troppo infantile, bana­le e sdolcinato, cercane un al­tro », gli disse, ma la moglie riu­scì a persuaderlo. «Funzionerà – lo rassicurò – fidati di me». Tra i tanti pettegolezzi del li­bro, uno riguarda la «fedeltà as­soluta » di Barack verso Michel­le: «Non mi ha mai dato motivi per essere gelosa», dichiara la first lady. Che continuò a fidar­si ciecamente del marito anche più tardi, quando le fan impaz­zite cominciarono a passargli bigliettini d’amore col loro nu­mero telefonico e sul web spun­tò il celebre video dell’Obama girl in bikini. «Quando la figlia Sasha lo vide e pensò erronea­mente che fosse un tributo per sua madre – scrive Andersen – Michelle non fece nulla per correggerla».