Mariolina Iossa, Corriere della Sera, 19/09/09, 19 settembre 2009

Lo studio della Bocconi: le risate in ufficio fanno lavorare di più - 
Ridi che ti passa

Lo studio della Bocconi: le risate in ufficio fanno lavorare di più - 
Ridi che ti passa. Ti passa la voglia di non lavorare, ti dà quello sprint giusto in ufficio che vale più di tanti benefit, basta una bella risata tra colleghi. Che lo humour in ufficio sia molto apprezzato e aumenti la produttività forse lo si intuiva ma a suffragare la convinzione è ora una ricerca Sda Bocconi realizzata intervistando 1860 impiegati. Ridere scaccia ogni aria di crisi sul luogo di lavoro e non ha neppure il rovescio della medaglia di influire negativamente sulla performance degli impiegati stessi. Al contrario, una buona battuta fa lavorare tutti di più e meglio.

Lo studio è stato condotto da un docente della Sda Bocconi, Marco Sampietro, che per le sue interviste ha spaziato tra aziende italiane, francesi, tedesche, inglesi, statunitensi, russe e giapponesi. L’«arte della battuta» in ufficio è però differente nello stile da Paese a Paese, per esempio gli italiani si distinguono per il più alto uso di battute a sfondo sessuale, e per l’utilizzo frequente delle parolacce. Sono anche i meno politicamente corretti, ridendo più spesso delle differenze di religione.

 Dai dati emerge che in Europa e negli USA lo humour in generale è apprezzato dalla stragrande maggioranza degli impiegati, ben il 98 per cento, mentre la percentuale scende un pochino nel caso della Russia (95 per cento) e del Giappone (92 per cento), dove la cultura nazionale percepisce l’ufficio in maniera più seriosa. Eppure, ridere durante le ore di lavoro non dispiace a nessuno, lo fa o lo vorrebbe fare in Europa e USA fino al 99 per cento degli impiegati, in Giappone al 98 per cento, in Russia al 97 per cento. 

«Il gusto per la battuta sembra essere veramente un fenomeno universale – spiega Sampietro ”. E non è più limitato agli uomini. Le donne hanno assunto un ruolo molto più propositivo nell’umorismo in azienda. Gli studi degli anni 70, infatti ci dicevano che la donna apprezzava la risata sul posto di lavoro ma anche che era poco propensa a proporla. Oggi non più». Ogni Paese ride a modo suo. Se gli italiani amano prendere in giro gli altri e se stessi e fare battute a sfondo sessuale, ma anche ridere in seguito a gesti fisici, i francesi si allineano a noi per i primi tre casi, si distanziano nell’ultimo. I tedeschi prendono più in giro se stessi che gli altri e scherzano di più sulle differenze di ruolo lavorativo. L’autoironia è invece molto diffusa negli Stati Uniti e in Giappone, dove prendere in giro gli altri non si fa, mentre in Inghilterra si fa un po’ di più ma anche lo humour inglese prende a bersaglio prima di tutto se stessi. Solo americani e giapponesi scherzano poco sulle differenze tra i sessi mentre le battute sulle differenze di religione sono poco diffuse dappertutto, tranne che in Italia.