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 2009  settembre 24 Giovedì calendario

Italia forte in Europa? Sempre meno, oggi isolata dagli attacchi di Silvio Berlusconi al cuore di Bruxelles, e un domani forse penalizzata dagli irlandesi e dai giuristi comunitari

Italia forte in Europa? Sempre meno, oggi isolata dagli attacchi di Silvio Berlusconi al cuore di Bruxelles, e un domani forse penalizzata dagli irlandesi e dai giuristi comunitari. Una strana alleanza che potrebbe presto sfociare in uno scacco per il nostro Paese e per la diplomazia guidata da Franco Frattini. Se il 2 ottobre l’Irlanda boccia per la seconda volta il Trattato di Lisbona, allora la prossima Commissione Ue nascerà sotto il Trattato di Nizza che impone un taglio al numero dei commissari. In pratica a tavola bisognerà essere meno di 27, per cui qualche capitale dovrà prepararsi a dire addio al suo rappresentante a Bruxelles. Per l’eventuale sforbiciata, i rispettati servizi giuridici del Consiglio, guidati dal francese Jean-Claude Pires, hanno formulato una proposta, non ancora pubblica: togliere il commissario ai dieci Stati che avranno la presidenza semestrale della Ue nei prossimi cinque anni. Il calendario parla chiaro: si inizia a gennaio con la Spagna e si finisce nel 2014 con l’Italia. Guarda caso, fra i paesi grandi e medi, Germania, Francia e Regno unito sono salvi, non così Italia, Spagna e Polonia. Ma Varsavia ha di che consolarsi, avendo soffiato a Roma la presidenza del Parlamento Ue, e anche Madrid potrebbe veder riconfermato Javier Solana come Alto rappresentante per la politica estera. E all’Italia? Eventualmente toccherà al governo opporsi, o reclamare un’altra poltrona, cosa non facile da ottenere. A meno che gli irlandesi non risolvano il problema, votando sì a Lisbona.