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 2009  settembre 18 Venerdì calendario

Travers Mary

• Louisville (Stati Uniti) 9 novembre 1936, Danbury (Stati Uniiti) 16 settembre 2009. Cantante • «[...] un pezzo del folk americano e della canzone di protesta degli anni Sessanta. [...] la parte femminile del trio Peter, Paul and Mary, gruppo che ebbe un successo travolgente facendo conoscere a tutto il mon do canzoni di autori come Pete Seeger e Bob Dylan. [...] Nata nel [...] Kentucky ma cresciuta a New York, figlia di una coppia di giornalisti, Mary entrò ai tempi del liceo nei Song Swappers, coristi per Pete Seeger, uno dei padri no bili del folk americano [...] L’occasione per il grande balzo arrivò nel 1961 quando la contattò Albert Grossman, in seguito manager anche di Dylan, che cercava di mettere in piedi un gruppo folk con una ragazza che aggiungesse charme e fascino. Nel 1961 al Village di New York si formarono i Peter, Paul & Mary: Peter Yarrow, Noel ”Paul” Stookey e lei. Un anno dopo il debutto di scografico con l’album ”Peter, Paul and Mary”, che arrivò al numero uno negli Stati Uniti trainato da una cover di ”If I Had a Hammer”. La canzone era stata scritta una decina di anni prima da Pete Seeger, ma divenne un enorme successo grazie a loro. Brano politico, il martello è quello dell’uguaglianza e picchia sulla campana della libertà, ma tanto orecchiabile da piacere a tutti: vinse due Grammy, gli Oscar della musica, superò i confini americani e, ad esempio, in Italia venne ripreso, senza coloriture social-politiche, da Rita Pavone con ”Datemi un martello”. L’anno successivo PP&M pubblicarono due album. Nel primo, intitolato ”Moving”, c’era ”Puff (The Magic Dragon)”, una canzone scritta al college da Yarrow diventata un classico per bambini, nonostante qualcuno legga nel testo dei riferimenti alla marijuana. Il disco seguente (’In the Wind”) conteneva invece tre canzoni di Bob Dylan. Allora il cantautore non era ancora una star planetaria e il suo successo è anche legato a quello della versione di ”Blowin’ in the Wind” portata in tutto il mondo dai tre. Peter, Paul and Mary dominavano le classifiche di vendita, erano la punta più alta del folk revival e davano voce a quell’America che lottava per i diritti civili, per la pace e contro il nucleare. Nell’agosto del 1963 furono fra i protagonisti della marcia su Chicago, quella dello storico discorso I have a dream di Martin Luther King. Il movimento folk perse presto forza, sentì la concorrenza di un nuovo genere musicale guidato dai Beatles e dalla rivoluzione delle chitarre elettriche (che loro tre parodiarono nel 1967 con ”I Dig Rock’n’Roll Mu sic”), ma il gruppo continuò ad avere un buon seguito. Nel 1969 vinsero un altro Grammy con ”Peter, Paul and Mommy”, raccolta di canzoni per bambini (che ha avuto un se condo episodio nel 1993). Nel 1970 si sciolsero e i singoli provarono a seguire strade diverse. Fu Mary quella più fedele al folk, ma nessuno di loro riuscì a replicare minimamente i successi precedenti. Nel 1978 i PP&M tornarono assieme e continuarono la loro carriera nei decenni a venire. [...]» (Andrea Laffranchi, ”Corriere della Sera” 18/9/2009).