Andrea Bonaccorsi, Nova24 17/9/2009;, 17 settembre 2009
BREVIARIO DELL’INNOVAZIONE
Il libretto di Arbasino interamente dedicato alla vita e alle idiosincrasie di Gadda, è un piccolo classico tra biografia e critica letteraria che è a sua volta letteratura. Qui si parla, ovviamente, de «La cognizione del dolore» e Arbasino ne traccia le origini nelle esperienze infantili di Gadda, in case piene di oggetti e di ricordi, governate da zie custodi arcigne delle tradizioni e da un’etica del lavoro e del sacrificio che non consentono divagazioni. Tutto nella casa deve essere conservato, niente buttato, come se ogni cambiamento fosse profanazione. Ogni spazio deve essere riempito di oggetti, perché i vuoti fanno sorgere domande.
Don Gonzalo, il protagonista de «La cognizione», è completamente prigioniero della ripetizione di alcuni gesti e routine quotidiane, di attaccamento all’esistente fin nelle pieghe minute della vita domestica, descritti da Gadda con feroce precisione enumerativa • Però nei meandri dei corridoi il feticismo del "potrebbe venire ancora buono, mettiamolo da parte" accumula tananà e tanavèi , vecchie bottiglie e spicchi d’aglio e scampoli di pigiami e scatoline vuote, riempiendo accuratamente di spaghi riavvolti e di turaccioli usati ogni angolo e ripiano dietro tendoni pesanti: ripostiglio e magazzino e repertoyre come la Librairie de Saint Victor visitata da Pantagruel. (...) Don Gonzalo si aggirerà intorno ai meccanismi immutabili dell’autopunizione, al rifiuto di ogni ipotesi diversa dall’"in casa nostra si è sempre fatto così", al ripiegamento sconsolante sui gesti meschini consacrati dalla consuetudine, sulle frasi fatte della saggezza di un ceto medio-alto completamente paranoico, sugli orari imbecilli imposti dai "riguardi" per la povera mamma e per i suoi disturbi esigenti, invadenti, vitalizi. • ALBERTO ARBASINO L’Ingegnere in blu Nato a Voghera nel 1930 e tra i protagonisti dal Gruppo 63, la sua produzione spazia dal romanzo alla saggistica.