Varie, 17 settembre 2009
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Baucus Max
• Helena (Stati Uniti) 11 dicembre 1941. Politico. Senatore • «Viene da una famiglia di ranchers e cowboys il personaggio chiave della riforma sanitaria di Barack Obama. [...] senatore democratico semisconosciuto del semispopolato stato del Montana, è diventato a sorpresa l’ago della bilancia nel dibattito politico americano. Di lui si sa poco, tranne che possiede grandi doti diplomatiche, è un grande sportivo e amante della natura, è un centrista che ha ricevuto contributi politici record dalle assicurazioni mediche e in un paio di occasioni ha votato con i repubblicani a favore degli sgravi fiscali di George Bush, per esempio facendo infuriare il suo partito e guadagnandosi l’appellativo di Bad Max. [...] Sembra sia stato un incidente a convertire Baucus alla causa della riforma. Una brutta caduta durante una ultramaratona di 80 chilometri nel 2003 lo costrinse a farsi operare al cervello alla Mayo Clinic di Scottsdale in Arizona, un ospedale noto per elevata qualità e prezzi moderati. Nonostante l’assicurazione dorata di cui godono i membri del parlamento, l’ammontare delle spese mediche e ospedaliere non coperte dall’assicurazione (franchigie e quote a carico dell’assistito) furono tali da lasciare di stucco persino un senatore con 30 anni di anzianità come Baucus. Come scoprono ogni giorno migliaia di americani che hanno comprato una polizza privata, le esenzioni sono talmente alte nel caso di complessi interventi chirurgici da poter mandare in rovina persino un individuo di reddito medio alto. Da quel giorno nel 2003, l’interesse nel riformare la sanità è diventata una missione per Max Baucus. [...] ricco proprietario terriero del Montana, neodivorziato dalla seconda moglie Wanda dopo 25 anni di matrimonio, decise di entrare in politica negli anni 70. Aveva in tasca una laurea in legge della Stanford University, la “Harvard” del west, e qualche anno di esperienza in uno studio legale. Ma di ritorno da un viaggio in Africa scoprì la vocazione po-litica, il desiderio di servire la patria per migliorare le condizioni di vita del paese. Fu eletto nel 1973 al parlamento del Montana, e l’anno successivo alla camera dei deputati. Nel 1978 l’elezione a senatore, e l’inizio di una carriera che l’ha portato alla più prestigiosa carica del senato, la presidenza della commissione finanza. Per trent’anni ha lavorato nell’ombra, ha coltivato amicizie tra lobbisti e industriali, tra i colleghi e gli avversari di partito, distribuendo inviti ai suoi memorabili weekend di golf e pesca alla mosca in estate, e di gare su motoslitte in inverno. È affabile. Non perde mai la calma, e si è guadagnato il rispetto dei colleghi. [...] non solo appoggiò i tagli alle tasse di Bush nel 2001, ma nel 2003 anche nuove regole favorevoli alle case farmaceutiche per i rimborsi delle spese dei medicinali coperte dalla mutua Medicare, di cui negli Stati Uniti gode solo chi ha più di 65 anni. Le case farmaceutiche, le assicurazioni sanitarie e le associazioni dei medici hanno elargito generose donazioni al senatore, che oggi detiene il record assoluto di contributi provenienti dall’industria sanitaria privata, 3 milioni di dollari tra il 2003 e il 2008. Solo altri tre senatori, tutti candidati alla presidenza, hanno ricevuto di più: Barack Obama, Hillary Clinton e John McCain. Tutti questi legami finanziari con la sanità privata, che ha una grossa posta in gioco nella riforma, hanno sollevato sospetti sull’imparzialità di Baucus; ma la politica è compromesso, un gioco di cui il senatore è maestro. [...]» (Daniela Roveda, “Il Sole-24 Ore” 17/9/2009).