Guido Conti e Paola Dubini, Libero 17/09/2009, 17 settembre 2009
COM’ PICCOLO IL MONDO PER GIOVANNINO
Il successo nazionale e internazionale di Giovannino Guareschi è un fenomeno che pone continue domande: perché, a distanza di tanti anni dalla loro comparsa su ”Candido”, sono ancora attuali i suoi personaggi - Don Camillo, Peppone e il Crocefisso che parla? (...) Quali sono le qualità letterarie e umane che li portano ad essere ancora tradotti, a distanza di tanti anni, in Paesi così diversi come ad esempio la Romania e la Corea del Sud, dove lo scorso anno i dati di vendita hanno registrato la cifra di quasi cinquantamila copie?
Ancora oggi le opere di Giovannino girano negli scaffali delle librerie di tutto il mondo, fuorché in Cina e Albania. Prima della caduta del Muro di Berlino solo due Paesi dell’Est europeo avevano pubblicato i suoi libri: la Polonia (con una scelta di racconti che non dessero fastidio ai padroni di casa russi) e la Germania dell’Est (con una edizione purgata). In molti altri Paesi dell’Est europeo (Estonia, Lituania, Lettonia, Ungheria e Ucraina) le opere di Guareschi circolavano clandestinamente. In Russia esistevano edizioni che circolavano in fotocopia. In Romania la prima edizione del Don Camillo è rimasta bloccata in magazzino due anni finché quest’anno, 2009, è stata finalmente messa sul mercato, in un’edizione appena giunta all’archivio di Roncole Verdi (...).
I Paesi in cui sono state stampate le opere di Guareschi formano un lungo elenco: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Corea del Sud, Danimarca, Slovenia, Repubblica Federale Jugoslava, Croazia, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Ceylon (in lingua singalese e tamil), Malta (in lingua maltese), Western Samoa, Giappone, Grecia, India (in lingua maharati, assamese e bramina), Islanda, Israele, Libano, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna (in castigliano, catalano e basco), Sud Africa, Svezia, Svizzera (in tedesco e francese), Turchia, Ucraina, Ungheria, Usa. Ci sono anche diverse traduzioni nel metodo braille per i non vedenti. Sono state fatte anche traduzioni nei diversi dialetti italiani e in lingue ”particolari”, come capita solo per certe opere letterarie che hanno raggiunto un grande successo popolare: il latino (in Francia), il greco antico (in Inghilterra), e poi il friulano, il bergamasco, il bresciano, il comasco e il meneghino. Sono state inoltre fatte traduzioni in vietnamita, bulgaro, russo, ucraino e ceco ed esiste una versione della saga di Don Camillo per la radio della Bbc.
Nel Siam (l’attuale Thailandia) Kukrit Pramoj, il maggiore autore di quel paese, ha plagiato Don Camillo e Peppone sostituendoli con il bonzo (che parla con Buddha) e un capopopolo. Il romanzo intitolato Bang phai deng - che vuole dire Il paese dei bambù rossi - è stato un grande successo. In Italia Frate Indovino ha pubblicato, disinvoltamente, un Don Camillo in penitenza. (...) I libri di Guareschi hanno sfondato il tetto dei venti milioni di copie vendute in tutto il mondo, ma è difficile fornire un dato preciso, perché in molti Paesi Don Camillo ha circolato in modo ”apocrifo” e a titolo gratuito grazie all’attività delle missioni, su permesso di Giovannino. Inoltre si sa dell’esisitenza di numerose edizioni clandestine di cui, naturalmente, non si conoscono i dati.
In ogni caso, nel mondo girano quattro milioni di copie in lingua italiana: quelle stampate in Italia e quelle stampate in Danimarca dalla Aschehoug nella collana ”Easy Readers”, rivolta agli stranieri che desiderano imparare l’italiano moderno. Circa quattro milioni di copie è la cifra raggiunta nei Paesi di lingua inglese e lo stesso vale per quelli di lingua tedesca. Nei Paesi di lingua spagnola il numero di copie si aggira sui tre milioni. In totale, stando alle copie catalogate dall’archivio di Roncole Verdi, le edizioni straniere dei romanzi di Guareschi sono all’oggi circa 340.