Domenico Secondi, Libero 17/09/2009, 17 settembre 2009
CACCIA SIMULATA, VERO SHOW. E LA VOLPE SALVA
Domenica 20 settembre tutti in sella per l’apertura della ”caccia” d’autunno presso il ”Club calabrese per la caccia alla volpe simulata”, della tenuta di Pietra nera, , un associazione equestre-nobiliare di carattere araldico-genealogica.
Il club, guidato dal barone Ettore Gallelli, si occupa infatti sia di ideare lo svolgimento di interessanti cacce alla volpe simulate (la preda è rappresentata da un esperto cavaliere, che con una coda di volpe finta legata al braccio funge da selvatico) sulle proprietà dei baroni Gallelli a Badolato (Catanzaro), quanto l’organizzazione di cene, dibattiti e studi, dedicati ad approfondimenti di araldica e genealogia, con l’aiuto dei ”soci collaboratori del settore araldico”, scelti tra affermati storici, famosi araldisti, ed esponenti degli ordini cavallereschi.
Per generazioni, a partire dal primo barone Gallelli di Badolato, don Luca, l’attaccamento al cavallo e agli sport equestri è sempre stata una costante e fedele tradizione di questa famiglia. Nel 1658 don Luca fu infatti il principale artefice della diffusione del cavallo Andaluso in Calabria, con la costruzione delle grandi scuderie denominate ”cavallerizze” e l’importazione di diversi stalloni e fattrici dalla Spagna, per la riproduzione e l’allevamento. La razza è la medesima utilizzata dall’Alta scuola spagnola di equitazione a Vienna, l’unica al mondo dove si pratica l’equitazione classica, ancora secondo i dettami rinascimentali.
La villa baronale data addirittura al X secolo, al primo insediamento del borgo di Badolato, e fu trasformato in un vero castello in pietra dai Ruffo nel 1399. Ai Ruffo si deve anche la costruzione di una grande torre quadra, al lato dell’ingresso, e il potenziamento della cortina difensiva. in questo contesto di storia e cultura, immersi in una natura suggestiva e incontaminata, che il club della tenuta di Pietra Nera organizza divertenti battute di caccia alla volpe simulate a cavallo, all’insegna della tradizione e della passione per questi nobili animali.
La società calabrese, fondamentalmente un organizzazione equestre-nobiliare, oltre al censimento dell’aristocrazia regionale si occupa anche di araldica e genealogia, attraverso l’emanazione di proprie pubblicazioni e rubriche. Grazie alla collaborazione con affermati storici e noti araldisti del Sovrano Militare Ordine di Malta, e basandosi inoltre sui censimenti a opera dell’Annuario della nobiltà italiana e del Libro d’oro della nobiltà italiana, il club pubblica il Decano nobiliare calabrese (quadriennale, nella quale sono censite tutte le casate calabresi) e lo Stemmario nobiliare calabrese (anch’esso quadriennale, riporta tutti i blasoni delle famiglie calabresi).
Ogni quattro mesi viene pubblicata anche la Rivista araldica calabrese, che approfondisce in generale temi di araldica e genealogia. Per quanto riguarda la caccia, il club cura la pubblicazione quadrimestrale della Rivista calabrese di caccia alla volpe, che approfondisce temi attinenti al mondo della caccia alla volpe e dell’equitazione in generale.
La società possiede infine anche due forum, uno dedicato alle cacce e all’equitazione, e l’altro dedicato all’araldica e genealogia nobiliare. Le eleganti strutture della società sono anche aperte a qualsiasi tipo di evento, come matrimoni, diciottesimi, compleanni, riunioni aziendali, promozioni, cene, e pernottamenti. Altre informazioni si possono trovare consultando il sito www.caccialavolpe.it.