Luigi Bignami, la Repubblica 17/9/2009, 17 settembre 2009
roccioso ed è il più simile alla Terra tra tutti i pianeti extrasolari trovati finora. I pianeti extrasolari sono quelli che orbitano attorno a una stella che non sia il Sole
roccioso ed è il più simile alla Terra tra tutti i pianeti extrasolari trovati finora. I pianeti extrasolari sono quelli che orbitano attorno a una stella che non sia il Sole. Ad oggi quelli scoperti sono 375 e orbitano attorno a 315 stelle. Il nuovo pianeta, chiamato CoRoT-7b, è però il primo ad avere una densità simile a quella terrestre e dunque è roccioso. Infatti, ha una massa che è cinque volte quella del pianeta che abitiamo e un raggio che è l´80 per cento superiore a quello terrestre. Con questi due dati è stato possibile calcolare la densità, che risulta essere di 4,7 grammi per centimetro cubo (quella della Terra è di 5,5). «Tutto questo ci fa dire che il pianeta è sicuramente roccioso», dice Claire Mountou del Laboratorio di Astrofisica di Marsiglia (Francia), coinvolto nella ricerca. Tutti i pianeti extrasolari scoperti finora possiedono caratteristiche che fanno pensare a una struttura gassosa e quindi assomigliano molto di più a Giove o a Saturno. La scoperta di pianeti terrestri risulta assai complessa perché generalmente dovrebbero essere più piccoli rispetto a quelli gassosi e, dunque, più difficili da evidenziare, ma Corot, un telescopio spaziale francese lanciato per cercare pianeti extrasolari, vi è finalmente riuscito. Tuttavia, anche se roccioso, non si deve pensare a CoRoT-7b come a un pianeta con un aspetto superficiale simile alla Terra, perché orbita a una distanza assai vicina alla sua stella, ossia a soli 2,5 milioni di chilometri, e questo fa sì che sulla superficie rivolta verso l´astro la temperatura raggiunga i 1.000 gradi centigradi o più. La vicinanza alla sua stella, chiamata Corot-7, rende assai probabile il fatto che una faccia sia sempre rivolta verso di essa, mentre l´altra guarda sempre il buio dell´Universo. Un po´ quel che succede alla Luna rispetto alla Terra. «Se ciò fosse vero è possibile immaginare che il lato rivolto verso Corot-7 sia ricoperto da lave, sempre ribollenti, mentre la faccia opposta, sulla quale la temperatura è di circa 200 gradi sotto lo zero, sia composta da rocce solide e fredde che forse formano montagne e vallate. Ma non è possibile ipotizzare che vi sia acqua e dunque la vita, almeno come la conosciamo noi», ha detto Moutou. La stella attorno a cui orbita il nuovo pianeta extrasolare si trova a circa 500 anni luce dalla Terra ed è più piccola e più fredda del nostro Sole. Quando il pianeta passa di fronte all´astro, eclissa una piccola porzione di luce emessa, causando una diminuzione di luminosità. Alan Boss della Carnegie Institution of Washington, che si occupa di ricerca di pianeti extrasolari, commenta: «Si stima che almeno il 30% delle stelle simili al Sole abbiano dei pianeti terrestri che vi orbitano attorno. Ma finora non si aveva la certezza. CoRoT-7b ci dice che l´ipotesi ha un fondamento». Oltre a Corot attorno alla Terra ruota anche Kepler, un telescopio della Nasa lanciato il 6 marzo: vaglierà 100 mila stelle andando alla caccia della diminuzione di luce che pianeti simili alla Terra producono. Gli astronomi sono certi che i risultati non tarderanno ad arrivare.