Varie, 16 settembre 2009
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DelPotro JuanMartin
• Tandil (Argentina) 23 settembre 1988. Tennista. Ha vinto gli Us Open 2009 (battendo in semifinale Nadal e in finale Federer), sconfitto in finale al Master dello stesso anno (da Nikolay Davydenko) • «’Palito” è abituato a crescere in fretta. A 7 anni [...] prese in mano la prima racchetta con Marcelo Gomez, a Tandil, una fucina di tennisti, da Perez Roldan a Mancini, Davin, Zabaleta, Monaco, Junquiera, e Maximo Gonzalez. Magro e alto, aveva la promessa di un fisico migliore da papà Daniel, ex rugbista semi-professionista (ora veterinario), mentre mamma Patricia, da buona maestra, insisteva per l’istruzione, e la sorellina Julieta è sempre stata la sua miglior amica. Fra i 14 e i 17 anni, cambiò di botto, un salto di 35 centimetri, una trasformazione fondamentale che oggi l’ha portato a diventare il più alto campione di uno Slam, a quota 198 centimetri. E a diventar per tutti Delpo. A parte l’altezza, Delpo è cresciuto pian piano, ma di continuo. Da junior, s’è fatto subito notare col titolo al l’Orange Bowl under 14 del 2002; a Milano ha vinto l’Avvenire under 16 ed è stato finalista al Bonfiglio under 18, perdendo da Murray nei quarti del Roland Garros juniores 2005. Ma il talent scout, l’italiano Ugo Colombini, l’aveva già messo sotto contratto: ”L’avevo visto [...] a un torneo in Sud Africa, a Sun City. Ho subito pensato che era buono buono ed ecco dove siamo arrivati”. Più giovane fra i primi 200 del mondo nel 2005, campioncino di 3 tornei Futures e un Challenger; più giovane nei primi 100 nel 2006, ancora in bilico fra i Challenger e le qualificazioni dei tornei maggiori; più giovane fra i primi 50 Atp, a 19 anni e 2 mesi, battendo a Madrid il pri mo ”top ten”, Robredo; Delpo è diventato anche il più giovane fra i primi 10 del mondo (8) del 2008 con 4 titoli (due su terra e due su cemento) in 5 finali. Con una serie di salti in classifica impressionanti, di anno in anno: da 59 del 2005, a 91, 44 e 9. [...] ”Il primo titolo, a Stoccarda, è stata forse la svolta perché s’è convinto anche lui dei propri mezzi”, racconta Colombini, il cuoi fratello, Riccardo, è un manager Nike. ”Subito prima, a fine 2007, aveva avuto una piccola crisi, con l’aggiunta di qualche infortunio”. A marzo 2008 ha anche cambiato allenatore, da Eduardo Infantino (anche lui di Tandil) a Franco Davin. Ha cambiato programmazione per proteggere di più la schiena giocando di più sulla terra. E poi ha cambiato preparatore atletico, passando a Martiniano Orazi. ”Che gli ha fatto fare un altro salto di qualità fisico”, sempre secondo il manager. [...] Delpo è attaccatissimo alla sua terra. Tifoso del Boca Juniors e di Maradona (e della Juventus), appena può torna a casa. [...]» (v. m., ”La Gazzetta dello Sport” 16/9/2009).