Varie, 15 settembre 2009
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Savage Sam
• Camden (Stati Uniti) 9 novembre 1940. Scrittore • «[...] l’autore-rivelazione di Firmino, fenomeno cult, dominante nelle classifiche di vendita anche italiane del 2008 [...] trascorsi (pare) di falegname e pescatore [...] sopravvissuto economicamente ”grazie a fatiche muliebri e a un’eredità in diminuzione costante” che gli hanno consentito ”di far finta di scrivere per decenni”, [...] ha esordito più che sessantenne con la sua immaginifica dichiarazione d’amore alla letteratura riflessa nella storia di un ratto divoratore di libri: ingerendone le pagine, il vorace Firmino ne succhiava anche il senso e la bellezza. [...] la sua figura è avvolta dal mistero. Fa interviste solo via mail, narra di aver ”litigato con la scrittura per quarant’anni” e di soffrire di una malattia ereditaria ai polmoni che la sta uccidendo [...] gira un’unica foto, dove il suo volto malinconico è decorato da una lunga barba bianca. [...] ”Io non ho fatto altro che scrivere, fin dall’adolescenza. Solo che Firmino è stato il primo libro che sono riuscito a terminare. Forse non è esagerato dire che mi ci è voluto tanto tempo a concluderlo perché quel romanzo ha incorporato almeno quarant’anni della mia esperienza. Non che pensassi di non avere talento. Più che altro provavo a scrivere romanzi simili ai libri che ammiravo, invece di esprimere me stesso. Suppongo che si trattasse di mancanza di coraggio [...]”» (Leonetta Bentivoglio, ”la Repubblica” 15/9/2009).