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 2009  settembre 15 Martedì calendario

Navi Pillay, la giudice anti apartheid lanciata da Ban Ki-moon - Navanethem (Navi) Pillay, sudafricana, già giudice della Corte criminale internazionale, dal 1˚ settembre del 2008 ricopre la carica di Alto commissario per i Diritti umani dell’Onu

Navi Pillay, la giudice anti apartheid lanciata da Ban Ki-moon - Navanethem (Navi) Pillay, sudafricana, già giudice della Corte criminale internazionale, dal 1˚ settembre del 2008 ricopre la carica di Alto commissario per i Diritti umani dell’Onu. Prima donna avviata alla carriera forense nella provincia sudafricana del Natal, dove ha difeso molti oppositori alla politica di apartheid, Navi Pillay è stata proposta per la direzione dell’agenzia con sede a Ginevra direttamente dal segretario generale Ban Ki-moon che un anno fa ha avuto il via libera dell’assemblea generale. Il suo affondo contro la politica dei respingimenti in mare, inaugurata a maggio 2009 dal governo Berlusconi, ricalca il monito lanciato il 12 maggio da Antonio Guterres (Alto commissario per i Rifugiati, Unhcr) che manifestò «grave preoccupazione» dopo i primi respingimenti di massa in mare e chiese alle autorità italiane «di riammettere quelle persone rinviate dall’Italia e identificate dall’Unhcr quali individui che cercano protezione internazionale». In quei giorni ci fu anche un caso diplomatico con le accuse lanciate dal ministro La Russa (Difesa) alla rappresentante dell’Unhcr in Italia, Laura Boldrini. E ora, dopo il caso del gommone carico di migranti quasi tutti morti alla deriva e ignorati per giorni e giorni al centro del Mediterraneo, l’Onu ha di nuovo fatto sentire la sua voce. Forse in vista dell’incontro fissato per il 21 settembre tra il ministro Maroni (Interno) e l’Alto commissario Guterres.