Gianni Poglio, Panorama, 17 settembre 2009, pag. 138, 17 settembre 2009
Sting. Figlio di Audrey, una parrucchiera, e Ernest, l’uomo che consegnava il latte porta a porta
Sting. Figlio di Audrey, una parrucchiera, e Ernest, l’uomo che consegnava il latte porta a porta. Da ragazzino vide la madre tra le braccia di un altro nella loro casa, al di là di un vetro opaco. "Per molto tempo ho provato grande paura e, al tempo stesso, attrazione fatale per la parte irrazionale e selvaggia del genere femminile. Sono stato anche ripetutamente infedele. Oggi mi definisco un monogamo seriale". Si taglia i capelli da solo, ha imparato da sua madre, e li tagliava anche agli altri due Police. "Non sono un uomo nato per il gruppo. Io sono un band leader: nell’arte non esiste la democrazia. La mia attitudine è non fare prigionieri". Sostiene di aver visto dei fantasmi nella sua residenza toscana, a Figline Valdarno. Arriva sempre mezz’ora in anticipo agli appuntamenti. Tranne quando è nato suo figlio Joseph: "Qualche minuto prima di uscire di casa per andare in clinica, mi sono addormentato. Aggiungo che io mi sveglio tutte le mattine alle 7 e che non mi sono concesso mai una siesta in vita mia".