Andrea Milani, lཿEspresso 14/09/2009, 14 settembre 2009
Parole sante - Giornali. Periodici. Siti Web. Radio. Televisioni. L’impero mediatico del mondo cattolico si divide sul caso Boffo
Parole sante - Giornali. Periodici. Siti Web. Radio. Televisioni. L’impero mediatico del mondo cattolico si divide sul caso Boffo. E tra moderati e intransigenti mostra le sue mille anime - C’è chi sta con Dino Boffo e chi invece gli dà contro; chi sta con ’Avvenire’ e chi con ’L’Osservatore Romano’; c’era chi l’aveva detto da tempo, e chi preferisce non dire nulla ancora oggi; chi si allinea alla segreteria di Stato e chi si schiera con la Cei. E c’è anche chi sta contro tutti e due, solleva gli occhi al cielo e riflette sulle tristi sorti che toccano la Chiesa italiana dei nostri giorni. Sotto il cielo della stampa cattolica, grande è la confusione. E ancora più grande è la varietà delle posizioni, degli umori e dei malumori. Lo ’scandalo al sole’ di fine estate messo in moto dal ’Giornale’ ha investito come un torrente in piena l’opinione pubblica ecclesiale. I giornali, le riviste, i blog ’di riferimento’ sono andati in tilt. Vale dunque la pena di tracciare una mappa di questo universo massmediale che, all’ombra dei campanili e delle sacrestie, vive una tormenta senza precedenti, in un clima di semi-anarchia e di incertezza da crollo dell’impero romano. Gli orfani Le dimissioni di Boffo hanno lasciato senza guida un complesso gruppo editoriale, che era stato costruito pezzo per pezzo nel corso di vent’anni dal cardinale Camillo Ruini per conto dall’episcopato italiano. Forte dei finanziamenti, praticamente senza limiti, derivanti dall’8 per mille, comprende il quotidiano ’Avvenire’ (150 mila copie vendute, grazie al ’corso forzoso’ nelle parrocchie), la tv satellitare Sat2000, che da qualche tempo è anche sul digitale terrestre, e il network radiofonico Blusat, che collega circa 200 emittenti locali in tutta Italia. Oltre a questi tre colossi, la Conferenza episcopale italiana può contare sull’agenzia di stampa Sir, diretta da Paolo Bustaffa, che offre servizi informativi e ’detta la linea’ ai circa 150 giornali diocesani che aderiscono alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), per un totale di un milione di copie diffuse ogni settimana. Gli scioccati Sono principalmente i giornali e le riviste che fanno capo, in vario modo, alla galassia di Comunione e liberazione. Vicini politicamente al Pdl, finora avevano costruito le proprie fortune muovendosi con disinvoltura sull’asse in equilibrio tra Ruini e Berlusconi. E oggi che la trama delle relazioni tra i vertici ecclesiastici e il centrodestra rischia di sfilacciarsi fino alla rottura, vivono perpetuamente sull’orlo di una crisi di nervi. L’organo ufficiale di Cielle è il mensile ’Tracce’ (50 mila copie diffuse), ma a questo bisogna aggiungere altre testate d’area: il settimanale ’Tempi’, diretto da Luigi Amicone; il mensile ’30Giorni’, guidato da Giulio Andreotti; e un pulviscolo di altre riviste, blog e giornali on line (come il sussidiario.net, edito dalla Fondazione per la sussidiarietà, che sponsorizza il Meeting di Rimini). Esterna all’area ciellina, ma su posizioni politiche simili è pure Radio Maria, la ’voce cristiana’ che ogni giorno entra in quasi 1 milione e 700 mila case. Padre Livio Fanzaga, il carismatico direttore dell’emittente radiofonica, è un fan sfegatato del santuario mariano di Medjugorje e un feroce nemico di qualunque cosa odori anche vagamente di ’cattocomunismo’. Sul ’caso Boffo’, Fanzaga ha lanciato soltanto un addolorato appello ai direttori dei giornali, affinché "la vita privata delle persone, specie in un ambito delicato come quello della sessualità, non sia fatta oggetto di lotta politica". Gli indifferenti Sono quelli che, per amore o per forza, di fronte allo psicodramma di fine estate sono rimasti in silenzio. Si va dal ’Messaggero di Sant’Antonio’ (600 mila copie diffuse tra i devoti del santuario padovano sparsi per l’Italia), che professa da sempre una sovrana disattenzione per i fatti della politica, fino a ’Civiltà Cattolica’, rivista dei gesuiti colta e attenta, che invece dei Palazzi si occupa spesso e con intelligenza. Ma che, essendo sotto tutela del Vaticano (le sue bozze sono corrette e approvate dalla segreteria di Stato), al momento sull’affaire Boffo-Berlusconi non si è ancora espressa. Gli antigovernativi moderati Schiena diritta e coraggio nel parlare chiaro ha dimostrato invece ’Famiglia Cristiana’, 650 mila copie vendute ogni settimana e capofila della Periodici San Paolo, il gruppo editoriale cattolico indipendente più importante d’Italia, che conta un’altra decina di testate minori. Pur lontana dai tempi in cui era la ’corazzata bianca’ che vendeva 1 milione e mezzo di copie, ’Famiglia Cristiana’ vanta ancora una profonda influenza sul mondo cattolico e rappresenta il sentire medio dei cattolici moderati che frequentano le parrocchie. "Nell’Italia d’oggi", ha scritto il settimanale diretto da don Antonio Sciortino, "molti sembrano rimpiangere la ’Chiesa del silenzio’. Sono coloro che ogni volta che vescovi, parroci o mass media cattolici fanno sentire la loro voce, parlano di ’indebite ingerenze’, minacciano ricatti e ritorsioni, brandendo l’8 per mille o il Concordato come cappio al collo di una Chiesa che si vorrebbe reticente o in ostaggio". Ma "la logica del Vangelo non ammette silenzi. La reticenza può salvare equilibri politici, ma non tacitare la coscienza". I cattolici del disagio Poco ’raccontati’ dai grandi media, ma molto ben radicati nella pancia dell’associazionismo ecclesiale, sono infine le decine di migliaia di credenti che da tempo criticano aspramente vescovi e gerarchie per le loro ’relazioni pericolose’ con la destra berlusconiana, accusata di essere razzista, antidemocratica e, in definitiva, anti-evangelica. A dare voce a questo mondo semi-sotterraneo sono per lo più testate di nicchia, blog e siti Internet. Si va dalle riviste missionarie come ’Nigrizia’, dei padri comboniani di Verona, che non a caso dedica la copertina dell’ultimo numero a Roberto Saviano (titolo: ’Libera la parola’), al quindicinale ’Rocca’, della Pro Civitate Christiana di Assisi; dal mensile di Pax Christi, ’Mosaico di Pace’, diretto da padre Alex Zanotelli, al seguitissimo blog dei cristiani torinesi Chicco di Senape. Sono espressione di quest’area anche il sito Statusecclesiae.net e la rivista ecumenica ’Confronti’, nata vent’anni fa dalla collaborazione tra il mondo delle comunità di base cattoliche e le chiese protestanti italiane. Portavoce storica dei ’cattolici del disagio’ è, da sempre, l’agenzia di stampa ’Adista’, che in questi giorni ha ricostruito, con dovizia di particolari, la lunga ascesa al potere di Boffo, nonché la sua brusca e pesante caduta. Ma se non mostra simpatie per l’ex direttore di ’Avvenire’ e i ruiniani di ferro, ancor meno fa il tifo per i ’vincenti’ della segreteria di Stato ratzingeriana. Significativa, in proposito, la dura lettera aperta al cardinal Bertone, scritta da un prete veronese, padre Silvano Nicoletto, e pubblicata in questi giorni dall’agenzia di stampa. Senza l’articolo del ’Giornale’ contro Boffo, dice il religioso, la partecipazione di Berlusconi alla festa della Perdonanza e la cena con il segretario di Stato vaticano si sarebbe regolarmente tenuta: "Arriverà mai il giorno in cui la finirete di prestarvi a questi meschini giochi di potere per dei miseri piatti di lenticchie?