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 2009  settembre 14 Lunedì calendario

Quel pasticciaccio brutto di Miss Italia - Dovevamo assistere al lifting di Miss Italia che compie 70 anni, a un’edizione rivoluzionata con più spettacolo e meno processione di corpi ancheggianti

Quel pasticciaccio brutto di Miss Italia - Dovevamo assistere al lifting di Miss Italia che compie 70 anni, a un’edizione rivoluzionata con più spettacolo e meno processione di corpi ancheggianti. Invece la processione si è allungata fino alle due di notte cancellando anche il Tg1 di mezza sera e della notte. Ma è solo un dettaglio in una serata dai tratti surreali, nervosa, con una padrona di casa, Milly Carlucci, che sbaglia a dare la fascia di miss Moda consegnandola all’ultima qualificata, la napoletana Mirella Sessa, invece che alla prima, la siciliana Federica Sperlinga. La miss ha già le lacrime di commozione d’ordinanza quando Milly deve sfilarle la fascia: «Scusa amore», le dice in bilico tra una sfuriata e le lacrime. «Non sono una che fa pasticci», si sfoga, «non si fa così, in questo modo si rovina tutto il lavoro che abbiamo fatto». E’ innervosita per aver capito che oltre allo scambio di miss, altre cose sono andate storte. Certo non deve averla rincuorata vedere che tra gli ospiti seduti in prima fila una signora russava sonoramente. Il palazzetto si è via via svuotato dagli ospiti: solo pochi indefessi parenti hanno resistito. Ma un risveglio che si presentava sotto i peggiori auspici, ieri, con Cassandre che vaticinavano un crollo degli ascolti, si è aperto invece con numeri confortanti. Lo share medio è al 25,30 per cento, ben sei punti in più dell’anno scorso. Più di tre milioni di persone sono rimaste davanti al video, anche se sono arrivate la metà delle telefonate. Qualcuno commenta: le miss hanno molti parenti. E non importa che ieri non ci sia stata nessuna controprogrammazione sulle altre reti, che due anni fa con Mike Bongiorno e Loretta Goggi i telespettatori fossero circa un milione in più. La Rai è contenta. E quindi anche gli sponsor applaudono, gli stessi che nella notte, nelle ore della mala parata, minacciavano di richiedere i loro soldi ai Mirigliani. Una specie di rivolta in piena diretta che ha fatto tremare l’organizzazione. Una puntata surreale. Un format ricalcato da «Ballando con le stelle» con una giuria che assegna voti un po’ a caso e litiga a favore dei picchi di ascolto. Tognazzi contro Assisi, Claudio Cecchetto contro la Rusic, Patrizia Mirigliani che non è d’accordo su niente. In mezzo le miss vestite da grandi stilisti e che si lamentano per mancanza di par condicio nella scelta degli abiti. C’era chi sembrava una principessa e chi un autocarro, come ha sintetizzato Guillermo Mariotto. E poi arriva lei, Paris Hilton, che prima di entrare in scena chiarisce che lei non vuole cantare nonostante sia stata invitata a caro prezzo per questo. E che non vuole essere toccata dai ballerini causa fidanzato geloso in sala. Così scende per le scale con il microfono in mano a bocca serrata, abbozzando delle mossette, salutando i suoi amici seduti in prima fila. Dietro le quinte i dirigenti Rai si innervosiscono, Patrizia Mirigliani è sull’orlo di una crisi di nevi, Mariotto vorrebbe la parola per dire a miss Paris: «Non ci prenda per il c...». Invece nessuno dice nulla neanche quando la Hilton se ne va a metà serata, scappa ad Ancona ad inaugurare una discoteca. E su questo punto la più onesta nel commento è sicuramente Milly Carlucci: «Finché la televisione baserà i suoi successi solo sugli ascolti e non sulla qualità le Paris Hilton hanno ragione di esistere. Perché il genere "cavallo pazzo" funziona sempre e infatti la sua apparizione ha portato lo share al 30 per cento». Non a caso, la Rai non ci pensa proprio a fare causa all’ospite che non ha onorato gli impegni: «In qualche modo qualcosa ha fatto», dicono senza mai ammettere di averle date più di 100 mila euro. Contano solo le cifre: «Si è invertita una tendenza - ha detto Azzalini -, fino all’anno scorso la prima serata di Miss Italia perdeva ascolti, quest’anno ha rimontato».