Enrico Marro, CorrierEconomia, 14/09/09, 14 settembre 2009
Assedio a Epifani per la leadership - Dal «concilio» di Gubbio è uscita una Cgil divisa. Non alla luce del sole, per carità: come nella Chiesa, i contrasti interni alla confederazione sindacale difficilmente emergono
Assedio a Epifani per la leadership - Dal «concilio» di Gubbio è uscita una Cgil divisa. Non alla luce del sole, per carità: come nella Chiesa, i contrasti interni alla confederazione sindacale difficilmente emergono. Ma nei due giorni di dibattito a porte chiuse (martedì e mercoledì scorsi) nell’hotel dei Cappuccini tutti i dirigenti di categoria e territoriali hanno capito che la Cgil è attraversata da una frattura senza precedenti. Le due principali categorie, Funzione pubblica e Fiom (metalmeccanici, con l’eccezione della minoranza che fa capo a Fausto Durante), sono infatti pronte, attraverso i loro leader, Carlo Podda e Gianni Rinaldini, a presentare un documento congressuale contrapposto a quello del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Un’alleanza anomala che avrebbe anche il sostegno della segretaria confederale Nicoletta Rocchi e dei bancari (Fisac). Uno schieramento trasversale (lavoratori pubblici e privati, sinistra e pezzi della destra Cgil) che raccoglie i settori e i dirigenti penalizzati dal rimescolamento della segreteria deciso da Epifani nel giugno del 2008 e che potrebbe arrivare al 35-40% dei consensi. Per questo il segretario generale e molti degli intervenuti al seminario di Gubbio hanno lanciato appelli all’unità. Ma sanno benissimo che più delle parole serviranno gesti concreti. Il congresso dovrebbe tenersi il prossimo marzo. Sarà determinante per la scelta del successore di Epifani, il cui mandato scade a settembre 2010. Lo schieramento dei ribelli si oppone all’ipotesi Susanna Camusso. Finché Epifani non darà segni di cedimento su questo e non lancerà segnali di disponibilità a individuare un altro successore, Podda, Rinaldini e Rocchi non rientreranno nei ranghi.