Aldo Grasso, Corriere della Sera, 14/09/09, 14 settembre 2009
Le partite criptate e il satellite - Chissà mai se la Nike ha pagato alla Rai cifre differenti per i due spot programmati nell’intervallo della partita Georgia-Italia (trasmessa sabato 5) e in quello di Italia-Bulgaria (trasmessa mercoledì 9)? Avrebbe dovuto, perché la resa del primo break è stata di 5
Le partite criptate e il satellite - Chissà mai se la Nike ha pagato alla Rai cifre differenti per i due spot programmati nell’intervallo della partita Georgia-Italia (trasmessa sabato 5) e in quello di Italia-Bulgaria (trasmessa mercoledì 9)? Avrebbe dovuto, perché la resa del primo break è stata di 5.331.000 spettatori, mentre quella del secondo di 8.381.000 spettatori, oltre tre milioni di persone in più. Le ragioni di questa differenza fra i due match degli Azzurri sono molteplici: l’orario di messa in onda, il giorno, la rilevanza della gara ... Ma c’è una ragione di più: la partita contro la Georgia è stata criptata per il satellite, quella contro la Bulgaria no. Alla luce di questa differente politica, i risultati di audience sono diversi: con quasi 9 milioni e mezzo di spettatori, Italia-Bulgaria è l’emissione più vista in assoluto da luglio. I contatti sono stati 19 milioni; nella partita con la Georgia si era fermi a 14 milioni e mezzo. Da dove arrivano gli spettatori in più? In parte dal satellite: dei due punti di share di differenza fra le due partire, uno (800mila persone) viene dagli spettatori satellitari e Sky. Da questi dati nascono interrogativi: qual è la «regola obiettiva», evocata da ambienti Rai, per i criptaggi? Perché Georgia sì e Bulgaria no? Perché i criptaggi di programmi Rai in prime time sono sempre più frequenti (a fronte di zero criptaggi strategici Mediaset)? Quanto può costare, in termini di investimenti pubblicitari, perdere il pubblico pregiato del satellite? In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel.