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 2009  settembre 14 Lunedì calendario

Wikipedia, stop alle biografie non autorizzate - Sulla pagina principale di Wikipedia inglese compare ancora il vecchio motto: l’enciclopedia libera che tutti possono modificare

Wikipedia, stop alle biografie non autorizzate - Sulla pagina principale di Wikipedia inglese compare ancora il vecchio motto: l’enciclopedia libera che tutti possono modificare. Fino a poche settimane fa, la descrizione corrispondeva al vero. Ogni voce dell’enciclopedia poteva essere modificata – e presumibilmente migliorata – da chiunque avesse la voglia di farlo, senza bisogno di presentare curriculum o credenziali. Ma l’era dell’anyone can edit è ufficialmente terminata. Ad annunciarlo è la stessa Wikipedia Foundation, la no profit di San Francisco fondata da Jimmy Wales, che nel 2001 ha lanciato l’enciclopedia. Ora la modifica da parte degli utenti delle biografie dei personaggi in vita (e di alcuni fatti di cronaca) dovrà essere approvata da un editor esperto, un wikipedista "ufficiale" che verificherà il contenuto inserito e stabilirà se pubblicare la pagina. Il processo si chiama flagged revision, e nelle intenzioni di Wikipedia Foundation renderà più affidabile l’enciclopedia, impedendo l’aggiunta di informazioni false e tendenziose da parte di internauti male intenzionati. A essere presi di mira sono personaggi famosi e politici, le cui pagine sono spesso cambiate per scherzo o per malanimo. Lo scorso anno, la voce riguardante Riccardo Scamarcio includeva un immaginario outing dell’attore sulle sue tendenze omosessuali. La notizia è stata corretta dopo pochi giorni da un altro internauta più coscienzioso, ma l’enciclopedia è stata a lungo vittima di vandalismi del genere: il primo caso di grande risonanza è del 2005, quando un anonimo modificò la biografia del giornalista statunitense John Seigenthaler, accusandolo di essere stato sospettato addirittura dell’omicidio di John Kennedy. Seigenthaler, che del presidente era stato amico e collaboratore, richiese la cancellazione delle false informazioni ma ormai la biografia era stata online per quattro mesi. Il fondatore di Wikipedia fu costretto a comprare un’intera pagina del New York Times per scusarsi e per promettere riforme che però tardavano ad arrivare. Colpita anche la biografia di Edward Kennedy, dato per morto mesi prima del suo decesso reale, e quella del golfista Fuzzy Zoeller, che ha trovato sulla sua pagina un calunnioso passato "di alcol, droghe e abusi domestici". Indignato, ha iniziato i procedimenti legali per identificare il calunniatore, ma è stato presto costretto a desistere. Wikipedia ha fornito solo l’indirizzo ip da cui la modifica è stata effettuata, ma questo corrispondeva a uno studio di analisi di Miami. Nessuno dei dipendenti, ha ammesso di essere colpevole. Del resto, anche la biografia di Obama è stata ripetutamente ritoccata inserendovi la leggenda metropolitana che sarebbe musulmano e nato in Kenia. Ma in tutto il mondo gli errori fioccano. Umberto Eco è dovuto intervenire già due volte, perché qualcuno aveva inserito non si sa perché nella sua biografia che era il più giovane di 13 fratelli (in questa condizione era il padre) e poi che aveva sposato la figlia del suo editore Valentino Bompiani (e invece la signora in questione è solo un’amica di famiglia). Peccati veniali, certo: invece l’ex sindaco di Firenze Leonardo Dominici ha querelato il sito per alcune calunnie contenute nella voce a lui dedicata. Ma il colpevole non è mai stato trovato. Nello stesso anno, la filiazione tedesca è stata portata in tribunale dal parlamentare Lutz Heilmann, che ha scoperto dalla sua biografia di avere (inesistenti) trascorsi nell’industria porno. Il giudice ha accolto l’istanza, e ha bloccato l’indirizzo www.wikipedia.de. Da allora, Wikipedia è più cauta, e ha deciso di congelare alcune pagine sensibili. Come è avvenuto per la biografia di Michael Jackson, presa d’assalto da fan che, sconvolti dalla morte del cantante, volevano lasciare pareri e opinioni personali sul sito. Anche la pagina di Mike Bongiorno, poche ore dopo la morte, è stata resa non modificabile. "La voce sarà soggetta a blocco totale per tre giorni", hanno spiegato gli amministratori italiani, "per impedire l’affollarsi di notizie non controllate e i vandalismi dei soliti buffoni". L’introduzione delle flagged revision dovrebbe porre un freno al fenomeno, come dimostrato dall’esperienza della Wikipedia tedesca, che dopo il caso Heilmann già aveva assunto degli editor per controllare gli inserimenti. Ma la decisione ha suscitato polemiche tra il popolo degli internauti, che vede l’istituzione di questi wikicontrollori come un tradimento dello spirito opensource del progetto. Ma è ormai giunto il tempo di cambiare, come ha sottolineato il Ceo, Michael Snow: «Una volta la comunità era più indulgente nei confronti di errori e mistificazioni mentre adesso c’è meno tolleranza». Jimmy Wales, fondatore del sito, dice che le flagged revision non sono solo un modo per porre fine alle querele, ma un’assunzione di responsabilità. Wikipedia è cresciuta enormemente negli ultimi anni, raggiungendo i 3 milioni di voci in inglese e i 330 milioni di utenti mensili, posizionandosi fra i primi 5 siti al mondo. Ora è necessario crescere in maturità, sottolinea Wales: «Siamo diventati parte dell’infrastruttura informativa del mondo. E’ una responsabilità seria, che abbiamo intenzione di assumerci».