Egle Santolini, La Stampa 13/9/2009, 13 settembre 2009
[...] «Affascinante e misteriosa questa Daniela Zuccoli, ragazza del 1950 dalla giovinezza libera e disinibita, una specie di risposta italiana alle fanciulle di Carnaby Street, a cui piaceva vivere e vestire hippy e che finì perfino su una copertina di Playboy
[...] «Affascinante e misteriosa questa Daniela Zuccoli, ragazza del 1950 dalla giovinezza libera e disinibita, una specie di risposta italiana alle fanciulle di Carnaby Street, a cui piaceva vivere e vestire hippy e che finì perfino su una copertina di Playboy. Per quarant’anni (di crisi ce ne fu una soltanto, clamorosa ma rientrata rapidamente e senza contraccolpi, completa di un matrimonio di Daniela a Las Vegas con un suo socio d’affari) è stata la compagna innamorata di Mike ma anche il suo contraltare ideologico: quella dai gusti sicuri e anticonformisti, un po’ New Age, decisamente di sinistra, che lo portava a sentire i concerti di Vinicio Capossela o al cinema per film da festival come La tigre e il dragone, che gli organizzava cene e incontri con intellettuali come l’editore e scrittore Roberto Calasso e il filosofo francese Gilles Deleuze e che gli squadernava con una certa competenza i mondi di Internet e dei nuovi media. Dicono a Milano che il nuovo Mike, quello autoironico degli spot con Fiorello e del passaggio a Sky, quello che andò a Che tempo che fa e da Daria Bignardi a levarsi qualche sassolino dalla scarpa, sia frutto, anche, di molte conversazioni con Daniela. E infatti «non sarei qui se non me lo avesse chiesto lei», ha esordito, quando è toccato a lui, un Fabio Fazio sull’orlo delle lacrime».