Alix van Buren, la Repubblica 13/9/2009, 13 settembre 2009
Il santo mese di Ramadan, si sa, è il tempo più prodigo di benedizioni agli occhi dei fedeli musulmani
Il santo mese di Ramadan, si sa, è il tempo più prodigo di benedizioni agli occhi dei fedeli musulmani. Se poi, come annunciano con pompa i quotidiani sauditi, porta persino alla conversione in massa di 606 tecnici cinesi, beh la notizia fa riversare nella redazione della Saudi Gazette decine di commenti giubilanti. «Alhamdolilah», il Buon Dio sia benedetto, scrive una certa Aisha, con tanti applausi per «il gran successo del governo». E un successo, in un certo senso, lo è. Infatti non poche penne al vetriolo si esercitavano da settimane sul bersaglio della China Railway Construction Corp., società ingaggiata per la costruzione dell´Haramain Express: la ferrovia ad alta velocità che, finanziata al suono di 1,8 miliardi di dollari, farà volare a 320 chilometri l´ora i pellegrini da Gedda verso la Città santa della Mecca. E quando si tratta di trasportare milioni di pii viaggiatori, anche gli affari, si sa, sono affari. Ora, però, proprio quell´aurea di religiosità impedisce ai non musulmani l´accesso al recinto dei luoghi più sacri all´Islam. Far quadrare il business con la fede è impresa a volte bisognosa di prodigi. Così, come riferisce la Gazette, pochi giorni fa, il 20 di Ramadan dell´anno dell´Egira 1430, lo squadrone di Pechino ha «abbracciato l´Islam in una cerimonia alla Mecca». Le malelingue, perciò, tacciano, rimprovera il vicegovernatore Al-Khudhairi: «Ecco la risposta alle critiche rivolte al governo per l´appalto alla società cinese». A chi, con ironia, vorrebbe leggere un opportunismo dietro a tanto spirito di abnegazione, Al-Khudairi predica «il rispetto dei diritti civili». Anzi, ammonisce che «questo è solo un inizio», giacché i 606 rappresentano appena il 10 per cento dei 5.000 e più impiegati nell´Hamarain Express. Per meglio stupire, il vicegovernatore sciorina altre cifre: a Taif, nello stesso periodo, si sono calcolate 2.722 conversioni; sono state distribuite un milione e 250 mila copie del Corano e 225.901 cassette religiose. Insomma, sarebbe un´impresa davvero benedetta. Resta da vedere se imboccheranno la stessa via i francesi della Alstom, la seconda società appaltatrice: la stessa, per intendersi, oggetto di una campagna di boicottaggio, e di selve di critiche in Arabia, per la ferrovia destinata a sorgere in Israele e in parte dei territori occupati palestinesi. Sarebbe forse utile un nuovo portento per cavare dalle braci quest´altra patata bollente.