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 2009  settembre 13 Domenica calendario

Il vademecum In 15 punti costi e vantaggi, scadenze ed eccezioni della sanatoria che parte dopodomani «Scudo fiscale» al via, sette mesi per il rientro dei capitali dall’estero Il rimpatrio delle attività portate o rilevate oltreconfine prima del 2009 MILANO – Meno due

Il vademecum In 15 punti costi e vantaggi, scadenze ed eccezioni della sanatoria che parte dopodomani «Scudo fiscale» al via, sette mesi per il rientro dei capitali dall’estero Il rimpatrio delle attività portate o rilevate oltreconfine prima del 2009 MILANO – Meno due. Il conto alla rove­scia per lo scudo fiscale è ormai agli sgoccioli, a partire da dopodomani il Fisco italiano apri­rà le porte ai capitali all’estero (non dichiara­ti) degli italiani. Ma chi può aderire? Come? Fino a quando? Ecco i 15 punti principali, in base alla documentazione finora disponibile. 1-A chi è destinato? A persone fisiche, enti commerciali e asso­ciazioni equiparate fiscalmente residenti in Italia nell’anno della presentazione della do­manda (la cosiddetta dichiarazione riservata). Non sono coperte le società di capitali. 2-Quali sono le attività scudabili? E i reati? Le attività finanziarie e patrimoniali porta­te o rilevate all’estero entro il 31 dicembre 2008, e non dichiarate al Fisco italiano: per esempio denaro, azioni, immobili e beni di lusso se producono un reddito imponibile. Lo scudo copre la dichiarazione infedele e l’omes­sa dichiarazione. Ad oggi, i professionisti che assistono i clienti intenzionati a «scudare» i propri beni non sono esentati dagli obblighi antiriciclaggio e devono segnalare le posizio­ni sospette. 3-Le scadenze? Chi vuole aderire ha tempo sette mesi, dal prossimo 15 settembre fino al 15 aprile 2010. 4-Quali sono le vie percorribili? Due, la regolarizzazione (le attività restano all’estero) e il rimpatrio (trasferimento fisico in Italia): per gli asset che si trovano in Paesi dell’Unione europea o in Norvegia c’è libertà di scelta tra le due possibilità, mentre altrove vale solo la via del rimpatrio. 5-Che cosa succede per gli immobili extra Ue? Data l’impossibilità fisica del trasferimen­to, bisogna verificare l’opzione di intestarli a una società, le cui quote possono essere poi rimpatriate dal proprietario. 6-Le imposte da versare? Sulle attività regolarizzate o rimpatriate si calcola un reddito forfettario del 2% annuo per i cinque anni precedenti. Il rendimento presunto viene poi tassato al 50%. Il costo fina­le dell’operazione corrisponde quindi al 5% delle attività scudate. 7-L’anonimato è garantito? In caso di regolarizzazione gli intermediari devono comunicare al Fisco le attività scuda­te e il loro proprietario. In caso di rimpatrio, invece, il Fisco sarà informato sull’esistenza dei patrimoni segnalati complessivamente da tutti i dichiaranti, ma non sui singoli soggetti a cui fanno riferimento. 8-I vantaggi dell’operazione? Lo scudo estingue le sanzioni amministrati­ve, tributarie e previdenziali, e salva il contri­buente da accertamenti per gli anni ancora passibili di verifiche, fino a un tetto equivalen­te alle somme regolarizzate o rimpatriate. 9-E le eccezioni che precludono la possibilità di scudare? L’inizio di un accesso, ispezione, verifica o altre attività di accertamento tributario o con­tributivo a carico dell’interessato. Oppure la constatazione ormai avvenuta che l’interessa­to non abbia rispettato gli obblighi tributari e contributivi legati alle attività estere. La pre­clusione ad effettuare lo scudo, tuttavia, do­vrebbe intervenire solo se le somme accertate o in via di ispezione sono connesse alle attivi­tà estere, diversamente non dovrebbero esser­ci ostacoli. 10-Quali sono gli intermediari italiani a cui ci si può rivolgere? Banche, società di intermediazione mobi­­liare, società di gestione del risparmio, fidu­ciarie, agenti di cambio, Poste e filiali italiane di banche e di imprese di investimento este­re. Gli aspetti su cui prestare particolare atten­zione nella scelta dell’intermediario sono ri­servatezza, flessibilità in funzione delle esi­genze e necessità di ciascun interessato, pro­fessionalità e indipendenza, secondo l’opinio­ne di Franco Aletti, consigliere delegato di Gbl Fiduciaria del gruppo Banca Leonardo. 11-E’ possibile che le attuali norme sullo scudo vengano modificate? Domani dovrebbe arrivare la circolare con i chiarimenti tecnici dell’Agenzia delle Entra­te, e il provvedimento del suo direttore con il modello di dichiarazione riservata, da compi­lare per aderire all’operazione, e le relative istruzioni. Qualche modifica allo scudo po­trebbe esserci con la conversione del decreto legge 103 del 2009, attesa entro inizio ottobre, o con la Finanziaria di fine anno. 12-Le procedure per il rimpatrio? In linea di massima: - Apertura di un conto riservato presso un intermediario italiano, su cui poi trasferire le attività finanziarie - Presentazione della dichiarazione riserva­ta all’intermediario - Determinazione dell’imposta da pagare sulle attività da rimpatriare e sui redditi matu­rati dal 31 dicembre 2008, e trasferimento al­l’intermediario delle somme dovute. 13-E per la regolarizzazione? - Presentazione della dichiarazione riserva­ta all’intermediario italiano - Per le sole attività finanziarie: certificazio­ne rilasciata dall’intermediario non residente che attesta che le attività sono in deposito - Determinazione dell’imposta da pagare sulle attività da regolarizzare e sui redditi ma­turati dal 31 dicembre 2008, e pagamento del­le tasse trasferendo l’importo dovuto all’inter­mediario italiano. 14-Che cosa succede in caso di rimpatrio di attività detenute tramite trust? E’ un’opzione possibile se il trust è revocabi­le o non discrezionale, per cui si può indivi­duare l’effettivo possessore dei beni. Non è in­vece una strada percorribile nel caso di trust effettivamente irrevocabili e discrezionali, co­me ricorda Guglielmo Maisto, docente di Dirit­to tributario all’università Cattolica. 15-E nel caso di rimpatrio di attività detenute tramite società? E’ possibile se esistono elementi di prova che la società formalmente intestataria dei be­ni è in realtà un soggetto interposto del contri­buente che effettua le attività di rimpatrio. Giovanni Stringa