Jaime D’Alessandro, la Repubblica 12/9/2009, 12 settembre 2009
JAIME D´ALESSANDRO
Una centrale termoelettrica a Via del Corso a Roma. Grossa, scura, con due alte ciminiere che eruttano fumo nero a getto continuo. Ed è solo uno delle tante anomalie architettoniche sorte nella città eterna. O meglio nella sua versione digitale in Monopoly City Streets che ha appena aperto i battenti sul Web. Unione del gioco da tavola più popolare al mondo con i videogame di massa online e costruito sulle mappe di Google. Il risultato? Un Monopoli planetario dove chiunque può acquistare Corso di Porta Romana a Milano, Fifth Avenue a Manhattan, Century Square a Shangai.
In poco più di 48 ore i prezzi hanno già cominciato a salire, le strade vengono comprate una dopo l´altra e sulle cartine delle città gli edifici si fanno sempre più densi. L´idea di fondo è rimasta la stessa di sempre: acquistare terreni per poi costruire sopra palazzi che producano una rendita, con l´obbiettivo dichiarato di diventare il proprietario più ricco in circolazione. Solo che ora, oltre a giocare sulla mappa del mondo contro persone collegate da ogni dove, si può anche disturbare gli altri utenti. Basta pescare la carta giusta et voilà, ecco a disposizione una centrale elettrica o una bel carcere da piazzare sul Colosseo per far dispetto a quel tipo che se l´è comprato a due lire. E non è l´unica arma, ci sono anche i bulldozer che possono demolire sia gli edifici di disturbo sia quelli che fruttano denaro o che sono stati eretti per proteggerli. Già, perché per evitare che qualcuno rovini una delle nostre preziose strade con qualche obbrobrio, bisogna erigere strutture difensive. Di base parchi e stadi di calcio, vai a capire perché.
Il videogame, per ora disponibile (all´indirizzo www.monopolycitystreet.com) solo in inglese, francese, spagnolo, tedesco e olandese, è gratuito e per entrarci non bisogna istallare alcun software. Si comincia con la cartina della Terra e una finestra dove scrivere il nome di una piazza, una strada, una città. Fatta eccezione per Corea del Nord e Israele, c´è davvero tutto. Isole Fiji comprese. Dopo la registrazione, questione di una manciata di secondi, si ricevono tre milioni di dollari virtuali da sperperare in speculazioni edilizie più o meno azzardate. Se poi quella determinata strada appartiene già a qualcun altro, l´offerta gli viene inoltrata e c´è sempre l´obbligo di risposta. Il tetto massimo di offerte giornaliere è stato fissato a dieci e ci sono anche le classifiche locali, regionali e nazionali dei più abili e danarosi.
Frutto della collaborazione fra Google e Hasbro, che dal 1991 possiede i diritti del Monopoli, l´intero gioco è stato messo in piedi usando SketchUp, un software per la creazione di modelli tridimensionali. La fase sperimentale terminerà il 31 gennaio del 2010 quando Monopoly City Streets apparirà nella sua versione definitiva. Fino ad allora, quindi, c´è da aspettarsi grossi problemi tecnici, in queste prime fasi in special modo.
Nel frattempo nel mondo reale, Italia compresa, la Hasbro il 26 settembre lancerà una versione del gioco da tavola molto fedele all´originale del 1935, cominciando dal nome, che non è più Monopoli ma Monopoly. E lo stesso giorno a Milano si svolgeranno le qualificazioni per partecipare al campionato mondiale previsto a Las Vegas il 20 ottobre. Infine c´è Ridley Scott, regista di "Blade Runner" e "Il Gladiatore", che a quanto pare ci girerà un film: storia di come le persone, anche quelle a noi vicine, cambiano atteggiamento con il possesso. Poco importa se si tratta solo di un passatempo fatto di dadi e casette in lego colorato. Che poi era il senso di The Landlord´s Game, gioco creato agli inizi del Novecento dalla quacquera Elizabeth J. Magie Philips partendo dalle teorie dell´economista Henry George contrario, fra le altre cose, alla concentrazione in poche mani delle proprietà terriera. Ed è proprio da quel gioco che nacque il Monopoli.