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 2009  settembre 17 Giovedì calendario

Patrizia D’Addario. E’ in laguna per un’intervista con la Tv australiana Abc: «Realizziamo un reportage sull’Italia

Patrizia D’Addario. E’ in laguna per un’intervista con la Tv australiana Abc: «Realizziamo un reportage sull’Italia. Dopo Patrizia intervisteremo Berlusconi a Roma», dice Emma Alberici, la giornalista dell’Abc che cura il reportage. *** «Da piccola girava l’Europa con spettacoli di illusionismo e a 5 anni girava con carte magiche e bacchette, poi ha iniziato ad allevare tortore e conigli» (Mimmo Frisone, il cugino-manager di Patrizia D’Addario) *** «E’ stato travisato tutto, anche la ragione per cui ho deciso di raccontare la mia storia al Corriere». Quale era questa ragione? «La delusione che il premier mi aveva provocato e un bisogno di tutela. Ho vissuto un misto di rabbia e paura da cui dovevo uscire. Era iniziato con lo strano furto a casa mia, in cui fu portato via tutto, dai vestiti alla lingerie ai miei appunti, ma non le cose di valore. Sono sparite anche le mie agende, coi miei numeri di telefono. Io non avevo intenzione di rendere pubblica quella storia. Non ho denunciato nessuno. Ma sono stata chiamata da un magistrato e gli ho detto ciò che sapevo. […] Ho pensato che la mia esposizione pubblica potesse mettermi al riparo: temevo di esser finita in una cosa più grande di me». *** Cosa l’ha colpita delle cene col premier? «La competizione tra le donne presenti. Nasceva dall’atteggiamento del premier, dalla scelta dei regali, dalle sue galanterie. Arriva coi pacchettini e dava due, tra, quattro regalini, secondo i casi». Farfalline, tartarughine … «Che io ho e che non ho mai mostrato». Noemi, Barbara Montereale e Graziana Capone lo hanno fatto. «Ma io sono diversa. I suoi regali e le famose registrazioni sono le sole cose salvate dal furto: non erano a casa mia». *** Ha una figlia, Elisabetta (13 anni), che sogna di conoscere Valentino, di scrivere di fashion, fare la modella (ha già un book) e il magistrato. «Su di me come madre hanno scritto cose orribili». Perché col padre è finita? «Quando Betty aveva 5 anni andai in Croazia per i funerali della mamma della mia migliore amica. Al ritorno trovai un’altra a casa mia. […] Con lui ero Cenerentola: era geloso, mi impediva di uscire, di lavorare. Ogni sera portava dieci persone a cena. Cucinavo, pulivo. Andai via di casa»