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 2009  settembre 03 Giovedì calendario

Un figlio bello come Banderas? Oggi basta prenotare il papà. Voglio un bimbo bello, sano e che somigli ad Antonio Banderas

Un figlio bello come Banderas? Oggi basta prenotare il papà. Voglio un bimbo bello, sano e che somigli ad Antonio Banderas. Detto fatto, oggi basta un click. La californiana Cryobank, tra le tre banche del seme più note degli Stati Uniti, ha inaugurato il servizio Donor look-a-likes (cioè: Il donatore somiglia a…). Permette di scegliere il seme sulla base della somiglianza del donatore a una celebrity. Sul sito (www.cryobank.com) c’è una lunga lista di personaggi che spaziano dal cinema allo sport, dall’imprenditoria alla musica. Cliccando su quello preferito si accede a un elenco di codici, ognuno dei quali corrisponde a un anonimo che secondo gli esperti della Cryonbank somiglia al personaggio scelto. Ce n’è per tutti i gusti: dal magnate Bill Gates al boxeur messicano Antonio Margarito, dall’attore Ben Stiller al musicista Ben Harper, passando per più prevedibili nomi, come David Beckham e Hugh Grant. Di Geoge Clooney o Brad Pitt neanche l’ombra, e in rappresentanza dell’Italia c’è solo Federico Castelluccio, l’attore che interpreta il mafioso Furio Giunta nei Soprano’s. Non proprio un adone, con buona pace del clichè del maschio italico. Il più gettonato? Un americano bello e aiutante, Paul Walker, star dell’action movie Fast and Furious. Ma un donatore scelto così garantisce davvero un bimbo simile a una celebrity? Lo staff di Cryobank non assicura il risultato perché, dicono, di mezzo ci sono anche i geni della mamma. «In realtà, a mettere in forse la somiglianza del bambino con il personaggio famoso è il donatore», dice la dottoressa Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di genetica della clinica specializzata ProCrea di Lugano. «Tutto dipende da quanto somiglia davvero alla celebrity. Ma il problema è etico: un donatore va scelto in base alla somiglianza con chi, poi, farà da padre al bimbo. Nei centri di ricerca seri si cerca una continuità tra padre e figlio», dice Filippini. Se, quindi, il padre putativo del nascituro è basso e biondo, scegliere un donatore uguale a Ben Affleck, al quarto posto tra i più scelti dalle future mamme, non è corretto. E, a dirla proprio tutta, neanche elegante. C’è poi da chiedersi che senso abbia far somigliare il bimbo a Bill Gates se del genio di Microsoft può al massimo ereditare il viso non la testa…