Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  settembre 03 Giovedì calendario

«Non esistono cliniche in Italia specifiche per la Sex addiction», dice il professor Cesare Guerreschi

«Non esistono cliniche in Italia specifiche per la Sex addiction», dice il professor Cesare Guerreschi. «Nei Paesi anglosassoni, invece, ne esistono per ricoveri e in day hospital». Da questi centri sono passate le star più eccitate dello showbiz. Per David Duchovny è stata la salvezza, non così per tutti. La pop star Robbie Williams le ha provate tutte, anche il buddismo e Schientology, per uscirne definitivamente. La verità è che cerca l’amore, ma non lo trova. L’ha trovato, con tre mogli e varie fidanzate, Jack Nicholson. Il vizietto non l’ha perso neppure con la terapia: a 72 anni usa Viagra à gogo. Billy Bob Thornton, spedito nel 2002 dalla Jolie, all’epoca sua moglie, dall’analista, ha sedotto la dottoressa. Nemmeno con il divorzio Charlie Sheen l’ha fatta franca: la ex gli ha imposto una rehab in Messico, dove smaltire la passione per le adolescenti e i film porno. Un video sexy ha incastrato Colin Farrell, costretto alla terapia dopo aver ammesso la sua passione per le prostitute. Dopo sei ricoveri Tommy Lee, ex di Pamela Anderson, si è arreso. Il front man dei Kiss, Gene Simmons, è finito in clinica per avere avuto 5.000 donne. Non si sa se è guarito. Ozzy Osbourne è chiamato ancora ”Il coniglio”: incurabile. Al contrario, Michael Douglas è uscito dal tunnel. Merito del ricovero o delle nozze con la Zeta Jones?