Novella 2000, n. 35, 27/08/2009, p. 95, 27 agosto 2009
Il 2009 sarà ricordato come l’anno del torcicollo made in Italy. A inaugurare il trend era stato Silvio Berlusconi, che il 10 maggio, nella settimana seguita all’affaire Noemi e all’annuncio del divorzio da parte della moglie, atteso a San Siro non s’è visto: fitte lancinanti lo hanno bloccato a casa
Il 2009 sarà ricordato come l’anno del torcicollo made in Italy. A inaugurare il trend era stato Silvio Berlusconi, che il 10 maggio, nella settimana seguita all’affaire Noemi e all’annuncio del divorzio da parte della moglie, atteso a San Siro non s’è visto: fitte lancinanti lo hanno bloccato a casa. Poi c’è stato il nuotatore Michael Phelps, al cui torcicollo, che non l’ha fatto scendere in vasca a Roma, non ha creduto il nuotatore nostrano Filippo Magnini. Quanto a Schumi, lui avrebbe dovuto correre al posto di Felipe Massa, messo ko dal grave incidente di fine luglio. Ma sul suo sito il campione ha gelato tutti: «Le fratture nell’area del collo e del capo (provocate dall’incidente del febbraio scorso, ndr) purtroppo sono risultate troppo gravi. Non siamo riusciti a risolvere i problemi, con il dolore emerso dopo il test al Mugello. Abbiamo provato di tutto». E pensare che il collo taurino era uno dei punti di forza di Schumy: lo allenava persino con una macchina personalizzata.