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 2009  agosto 27 Giovedì calendario

Graziana Capone. «Potrei essere io la nuova Veronica Lario», ha detto Graziana Capone, forte della somiglianza con la moglie separanda del premier

Graziana Capone. «Potrei essere io la nuova Veronica Lario», ha detto Graziana Capone, forte della somiglianza con la moglie separanda del premier. Anche Graziana, come Veronica quando conobbe Silvio, recitava. In Un medico in famiglia era Carlotta, prostituta che cambia vita. In Giuseppe Di Vittorio, con Pierfrancesco Favino, faceva la cortigiana. In Il passato è una terra straniera con Elio Germano era una studentessa (come nella vita: è laureanda in giurisprudenza a Bari). E poi la pubblicità di un aperitivo, la passione per il jazz. Ma la notorietà arriva quando i giornali scrivono che lo scorso autunno Graziana ha trascorso un weekend al centro Messeguè di Todi col premier, la showgirl Barbara Guerra e l’attrice pugliese Licia Nunez. Lei smentisce, ma ammette l’amicizia con Berlusconi. «Quello col Presidente è un rapporto assiduo, ci sentiamo moltissimo per telefono. […]». La vigilia di Natale, è andata a cena a Palazzo Grazioli. «E’ sempre stato carino, durante la cena mi teneva la mano. Ma io lo so che lui ha bisogno del contatto, è un uomo epidermico, ha basato la sua carriera su questo. Tocca anche Obama». E’ affascinato da lei? «Dalla mia personalità. Sento la sua stima, ne vado fiera. […] Quando sono giù penso a questa amicizia e gli mando gli sms». *** A cena sedeva sempre a destra di Berlusconi. E a sinistra? «A Palazzo Grazioli, c’era Carolina Marconi del Grande Fratello». *** Capone l’anti-D’Addario? «Io sono Alice nel Paese delle Meraviglie e lei l’angelo caduto all’inferno». *** «Io sono allergica, ma non so a cosa. Una sera a Palazzo Grazioli ho iniziato a starnutire e tossire, tremavo, avevo gli occhi gonfi e lacrimosi. Mi sono stesa sul divano, tutte le ragazze mi stavano attorno e ogni tanto il Presidente veniva a sventolarmi con un tovagliolo. Si accovacciava sul divano e mi sventolava. E io lì, con occhi gonfi e capelli arruffati». E lei come lo chiama? «Presidente o Silvio. Neanche mio padre lo chiamo Papi: sono abbastanza grande da capire la differenza tra Papi e Presidente». Gli ha domandato se poteva fare questa intervista? «Sì. Sa una cosa? A me tutto questo ambaradan ha fatto venire in mente due citazioni bibliche. Una è: Lasciate che i fanciulli vengano a me. Il Presidente, come Gesù, dà ai giovani un’idea di concretezza, trasmette energia e rivive il valore di ciò che ha attraverso gli occhi». La seconda citazione? «Chi è senza peccato scagli la prima pietra. C’è in giro tanto moralismo, invece le cene da Silvio sono situazioni serene. E poi ognuno si comporta a seconda di chi ha di fronte». […] E il rapporto del premier con Noemi? «Noemi è frutto dell’esigenza di confrontarsi con una che potesse essere sua nipote. La ragazzina lo ha fatto sentire ancora una volta nonno». Berlusconi ha 5 figli e 5 nipoti. Perché gioca a fare il nonno con figli e nipoti degli altri? «Quelli legittimi non hanno premura di corteggiarlo e di dargli le attenzioni che una come Noemi può dare a un potente. Si è sentito lusingato, magari proprio perché nipoti e figli lo trascurano. Cerca nei giovani quello che gli manca in casa. Barbara, Pier Silvio… magari non hanno tempo. Lui ama il nipotino Alessandro e non ha esigenze di accaparrarsi bambini, quella è una figura che non gli manca. Ama il nipote e il cagnolino Frou Frou perché sa che loro lo amano per ciò che è non per ciò che rappresenta». *** «Altri politici hanno una vita privata e sessuale, forse anche al di là del rapporto coniugale, ma la differenza è nelle donne: altre sono state più leali della D’Addario». *** Ha tatuato le sopracciglia. «Non ricrescevano». *** Dopo la laurea farà «la madre di famiglia. Poi c’è un 40 per cento di possibilità che faccia il magistrato, un 40 che faccia l’attrice, il 20 l’avvocato, ma solo per sostituire Ghedini».