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 2009  settembre 11 Venerdì calendario

GOOGLE E GIORNALI, PRIMO Sì AI MICROPAGAMENTI E SUI LIBRI APRE AI «RIVALI»


MILANO – Google gioca la carta dell’ultima ora. E annuncia di essere disposta a dare accesso (con diritto di vendita) alla sua biblioteca di libri digitali ai concorrenti che distribuiscono online, da Amazon a Microsoft fino a Yahoo. L’annuncio è arrivato ieri sera, a una settimana dal «pronunciamento» del Dipartimento di Giustizia Usa, che il prossimo venerdì dovrà esprimere il proprio parere di fronte alla Corte federale di Manhattan chiamata a decidere sulla legittimità o meno degli accordi raggiunti fra la società di Mountain View e due influenti associazioni di autori ed editori americani. In base a quell’intesa, Google può «digitalizzare» altri milioni di libri (in parte coperti da copyright, in parte no) da aggiungere ai 10 milioni già «scansionati» dal 2004 a oggi, con l’obiettivo di distribuirli poi agli utenti in formato elettronico. Contro quegli accordi si è schierata la Open Book Alliance, formata da gruppi no-profit, associazioni di scrittori ed editori, ma anche da società internet come appunto Yahoo, Amazon e Microsoft.

Il fronte del «no» teme che Google conquisti il monopolio mondiale del libri in formato elettronico e che sia dunque in grado imporre al mercato i prezzi a cui quei testi possono essere venduti. Per questo l’Alleanza ha avviato una class action davanti ai giudici federali di New York. Sulla stessa linea anti-Google si stanno muovendo anche gli editori europei. Dal canto suo, Google ha già assicurato una serie di concessioni agli autori ed editori del Vecchio continente in merito alla condivisione degli introiti derivati dalla cessione dei testi digitali. Ora arriva la nuova apertura. Che segue quella che Google ha fatto nei giorni scorsi anche verso gli editori di giornali, impegnandosi a studiare un sistema di micropagamenti per le news distribuite via web.