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 2009  settembre 11 Venerdì calendario

LA RESISTIBILE ASCESA DELLE RAGAZZE DEL CAV


Neanche i divani sono più quelli di una volta, sofà scamuffi, almeno quelli che dovrebbero servire da trampolino di lancio per le star di domani. E se leggessimo in questa chiave la lista di nomi di ragazze arruolate da Tarantini la tesi è dimostrata. Perché da questa schiera di muse nessuna sembra ben avviata sulla strada della divinità artistica, si dovranno accontentare di quella mediatica, a meno di miracoli. Alla B, come Began, troviamo Sabina, all’attivo una fiction per Mediaset, «Il Falco e la Colomba», ricco cast con ampio spazio per la Began. Almeno sul copione, perché poi in fase di montaggio il regista ha tagliato molte delle sue scene. Potere degli scandali. Alla lettera C. Carolina Marconi, segni particolari: bellona del Grande Fratello. Anche a lei le frequentazioni importanti hanno fruttato poco. Al calendario desnudo poteva arrivare da sola, alla soap opera «Un posto al sole» (d’estate) forse no. Ma, francamente, qualche battuta è poca roba. Altri tentativi di ascesa: ha condotto su Rai Tre, assieme a Taiyo Yamanouchi, il programma La tintoria, ha partecipato al programma On the Road (Italia 1), girato a Miami insieme a Ludmilla Radchenko, Sara Tommasi e Alessandra Pierelli.
E che dire di Linda Santaguida, ex schedina (lei smentisce di essere mai stata a casa di Berlusconi) arrivata alla ribalta delle gossip news grazie a Costantino il tronista più che ad altri. Una stagione da reality spiaggiata sull’Isola dei famosi, qualche comparsata tv e nelle serate in discoteca. Adesso si arrabbia e nega tutto, spiega di essere fuggita da Roma perché nelle grandi città ci si perde e che il suo sogno è una carriera vera, da attrice. Un debutto a teatro, a ottobre una piccola parte nel nuovo film prodotto da Maria Grazia Cucinotta, a gennaio un musical in Spagna. «Io non c’entro niente con questa storia e quelle ragazze, questa storia mi fa star male».
«G» come Guerra Barbara, ex valletta di Mammucari, anche lei smentisce «sotto choc» la patente di escort. Piange: «non lavorerò più», anche se finora quel che ha fatto non è certo memorabile. Per lei un reality «La Fattoria» dove una sua doccia ha fatto impennare l’audience. Poco? Non sembra di questi tempi dove approdare anche di striscio sul piccolo schermo è considerato un arrivo di tutto rispetto e, comunque, sempre meglio che lavorare.
E poi c’è lei, Noemi Letizia, a cui l’amicizia con Berlusconi ha fruttato interviste internazionali, notorietà, e anche una gita a Venezia al Festival dove va in qualità di «attrice futura», una nuova categoria per cui magari faranno una Palma speciale. In molti le hanno predetto un futuro in salita dopo lo scandalo consigliandole di abbandonare i sogni di gloria. Ma la rinuncia non rientra nel suo carattere quanto invece il rilancio. E così eccola al Lido con mamma e papà a consolarsi della mancata ammissione all’Isola dei Famosi (Giorgio Gori di Magnolia le ha detto: no grazie). «Sono un attrice, ho studiato», ha ripetuto la Marilyn di Portici. E Massimo Emilio Gobbi regista e attore in Kamorrah Days conferma, annunciando di averla reclutata per il suo nuovo film. Almeno una ce la farà?
Si potrebbe rimanere ore a discutere delle ancelle del potere, vittime di un sogno digitale e patinato, e il confronto con le cortigiane che storia e letteratura ci hanno fatto conoscere rimarrebbe comunque impari. Un tempo almeno si donavano giovinezza e bellezza in cambio di patrimoni, finali epici, il nome sulla «Walk of Fame». Oggi un reality può bastare.