La stampa 10/9/2009, 10 settembre 2009
Testimonianza: Mi vorrei presentare: sono Luca, uno dei tanti studenti universitari fuori corso e coltivo un sogno, quello di poter provare a fare il giornalista un giorno
Testimonianza: Mi vorrei presentare: sono Luca, uno dei tanti studenti universitari fuori corso e coltivo un sogno, quello di poter provare a fare il giornalista un giorno. Un sogno quasi irraggiungibile per uno che ha sempre odiato leggere e scrivere sin dall’infanzia». Comincia così la e-mail di Luca, un ragazzo pugliese che ha scritto a «La Stampa» raccontando «le mie disavventure» da dislessico. A partire dalle elementari, «dove gli insegnanti, oltre a escludermi, emarginarmi, picchiarmi perché ero deficiente (o handicappato, come dicevano loro!) amavano canzonarmi e incitare tutta la classe a farlo». Luca denuncia «un sistema che tende all’esclusione sociale» e che gli ha «fatto chiudere i sogni nel cassetto» fino alla decisione di iscriversi all’università («a scienze politiche l’ultimo giorno utile: riapro il mio cassetto»). «Per me - scrive Luca - i bulli sono sempre stati gli insegnanti. Io ero solo uno dei tanti dislessici e disgrafici che poteva essere facilmente corretto se scoperto per tempo. Peccato che non è andata così».