VArie, 10 settembre 2009
Jessica Magnini, 16 anni da compiere il 26 settembre. Studentessa del liceo classico Pontano-Sansi di Spoleto, campionessa di tiro a volo, appassionata di danza, ultima di tre figli, «dolce e sensibile», «scattante e piena di vita», era terrorizzata dall’idea di non aver passato gli esami di riparazione
Jessica Magnini, 16 anni da compiere il 26 settembre. Studentessa del liceo classico Pontano-Sansi di Spoleto, campionessa di tiro a volo, appassionata di danza, ultima di tre figli, «dolce e sensibile», «scattante e piena di vita», era terrorizzata dall’idea di non aver passato gli esami di riparazione. L’altra sera, quando mancavano pochi giorni all’uscita dei quadri, trascorse la serata tra le bancarelle della "fiera delle cipolle” dedicata alla Madonna di Loreto, poi tornò a casa e mentre i genitori e i fratelli guardavano la tv in salotto prese di nascosto il fucile calibro 12 del padre Mauro, eccellente tiratore nonostante un handicap al braccio, si chiuse nella sua stanzetta piena di coppe e medaglie, si puntò l’arma al petto, e fece fuoco lacerandosi il torace e una spalla. I familiari si precipitarono nella sua stanza e la portarono in ospedale, dove morì la mattina dopo nonostante un intervento chirurgico. Verso le 23 di martedì 8 settembre in una casa a Settecamini di Campello sul Clitunno, in provincia di Perugia.