Viviana Mazza Corriere.it 9/9/2009, 9 settembre 2009
Per far funzionare la coppia, meglio dormire in letti separati. Secondo una ricerca dell’Università del Surrey, infatti, tra lotta per le coperte, pugni, calci e rumori del partner che si alza per andare in bagno o perché russa, in due si dorme poco e male (si hanno il 50% dei disturbi del sonno rispetto a chi dorme da solo), con danni per la salute (anche depressione, problemi di cuore, respiratori) e tensioni nella coppia
Per far funzionare la coppia, meglio dormire in letti separati. Secondo una ricerca dell’Università del Surrey, infatti, tra lotta per le coperte, pugni, calci e rumori del partner che si alza per andare in bagno o perché russa, in due si dorme poco e male (si hanno il 50% dei disturbi del sonno rispetto a chi dorme da solo), con danni per la salute (anche depressione, problemi di cuore, respiratori) e tensioni nella coppia. Il dottor Neil Stanley, che ha condotto i test sul sonno su 40 coppie presso l’Università del Surrey: «L’intimità fa bene alla salute emotiva, il sonno a quella emotiva, fisica e mentale. Dormire è la cosa più egoista che ci sia. La gente dice che è di conforto avere il partner accanto quando si dorme. Ma devi essere sveglio per accorgertene». L’esperto ha aggiunto che in epoca vittoriana era comune per marito e moglie dormire separati e che l’abitudine a condividere il letto matrimoniale è frutto della rivoluzione industriale, con lo spostamento della gente nelle città in abitazioni meno spaziose (il dottor Stanley e la moglie dormono in stanze separate).