Leonardo Maisano, Il Sole-24 Ore 9/9/2009;, 9 settembre 2009
UN NUOVO SOUND PER I BEATLES 2.0
In Mathew street, Liverpool centro, la saracinesca si è alzata presto questa mattina. Stephen Bailey, da qualche decennio alla guida del più antico Beatles Shop della città dei Beatles, sa già come finirà la giornata. «Metà stock- ci ha detto ieri sera - se ne andrà in poche ore». Il resto a passo più lento. Ma siamo al galoppo, come non mai. «Non c’è precedente - continua l’opera completa, rimasterizzata, in cofanetti mono o stereo non era mai stata realizzata prima».
A due passi dal Cavern Club dove i Fab Four si sono esibiti 292 volte, Stephen Bailey vede una rapida uscita dalla crisi. Sulle spalle di John, Paul, George e Ringo, naturalmente. Non è l’unico, visto che le agenzie fin dal pomeriggio di ieri annunciavano il " tutto esaurito" dei cd su Amazon. Anche Hmv- la maggior catena di dvd e videogame del Regno- scalda i muscoli. «Aspettiamo il pienone», ha dichiarato Gennaro Castaldo portavoce del gruppo che celebrerà l’evento con l’apertura alle ore 9.09 del 09.09.09.
Riti per un ritorno che muove danari e speranze anche sull’onda dell’emozione per la morte di Michael Jackson. Il destino del cantante americano - possedeva e ha lasciato agli eredi il 50% dei diritti musicali dei quattro di Liverpool - incrocia un volta di più il cammino dei Beatles che oggi celebrano una virtuale rinascita con il lancio dei cd e soprattutto del videogame "Beatles: Rock the Band". Un gioco che percorre la storia, i luoghi, la musica del più celebre gruppo musicale al mondo. Saranno a disposizione 45 pezzi del gruppo da utilizzare, esclusivamente, sulle diverse piattaforme per Rock the Band. «Altri potranno essere scaricati dal web - precisano alla Emi che ha curato il lavoro di " pulizia" dei vecchi brani nel corso di quattro anni proprio negli studi di Abbey Road da dove uscivano i capolavori della band ma potranno essere riprodotti solo nel video ». A tutela di quella che Ernesto Schmitt top manager di Emi ha definito «il più grande rilancio di un catalogo nella storia del business musicale».
In realtàla voce è che sia imminente l’intesa con Apple per scaricare dal web la musica dei Beatles fino ad ora esclusa da internet.
Un’operazione che avvicinerebbe il gruppo ai più giovani creando quella continuità generazionale che tempo e tecnologia rischiano di cancellare. «Il successo che prevediamo per il videogame - continua Gennaro Castaldo - è proprio legato al mercato degli adolescenti. La piattaforma e il gioco li porteranno verso i Beatles».
I sintomi di un rigurgito di Beatlemania ci sono tutti, sulla spinta di una campagna che i media inglesi hanno lanciato con ritmo incalzante in vista della data-simbolo di oggi: il 09-09-09 è già diventato il Beatles day. Evento ciclico, in realtà, vista l’abilità del gruppo di reinventarsi costantemente, spremendo quanto più possibile da un nome che resta, probabilmente, il più grande. «Mi aspetto - commenta Davide Braben, fondatore di Frontier celebrato game developer inglese - un fatturato da svariate centinaia di milioni di sterline per il gioco. Rock Band è un gioco che ha già uno straordinario successo. L’associazione al gruppo di Liverpool agirà da moltiplicatore ». Ne sanno qualcosa gli Aerosmith che spariti dai negozi per calo di interesse hanno ritrovato nuova esistenza nel videogioco Guitar Hero che ha fatturato più 50 milioni di dollari. «Non mi stupisce - commenta Mark Mulligan, analista del settore per il gruppo Forrester- la musica attraverso i videogiochi sta crescendo in modo esponenziale. Non credo che il futuro sarà legato solo ai game ma saranno una parte importante del music business, dal karaoke in giù. Un quinto dei consumatori li acquista con discreta regolarità».
I Beatles, a questa partita, non vogliono rinunciare e c’è chi associa l’evento di oggi a quanto avvenuto nel 2000, quando fu lanciato Beatles One, un album con le 27 canzoni di maggiore successo del quartetto inglese. Vendette 3,6 milioni di pezzi in una settimana, 12 nelle tre successive, diventando best seller in 35 paesi contemporaneamente. Un’industria che fino ad oggi piazzato 31 milioni di album. E continua. «Beatles One - riprende Stephen Bailey resta imbattibile. Ne vendo ancora centinaia di pezzi. No, non credo che i cofanetti rimasterizzati, per quanto straordinari, possano replicare quei volumi». Il prezzo non aiuta visto che la versione stereo costa 200 sterline (in Italia i cd vengono venduti al prezzo di 20 euro e i due cofanetti a 280 e 330 euro).
Riusciranno i Beatles se non a battere sé stessi a sconfiggere Harry Potter? «Credo - dice Gennaro Castaldo- che non si arriverà a tanto. Ma quello di oggi è un evento straordinario. Ci saranno code in tutti i maggiori negozi». Ci spera la Emi che sta facendo di tutto per rilanciare l’album, il supporto fisico, nell’era del download. E sui Beatles il fondo di private equity Terra Firma punta tutto per uscire dall’impegno finanziario a cui l’ha costretta proprio il buy out di Emi avvenuto nel 2007.
Ci saranno code, quindi, nei negozi britannici e forse anche in quelli del resto del mondo, ma dovranno essere code lunghe per accontentare Terra Firma e per realizzare quello che Philip Beresford, autore della Sunday Times Rich List ha immaginato possa essere l’esito finale dell’operazione di oggi: il ritorno dei diritti agli autori. «Confermo quello che ho scritto- dice- un grande successo potrebbe ridare a Paul McCartney e Yoko Ono (la vedova di John Lennon) capacità finanziaria sufficiente per acquistare dagli eredi di Michael Jackson il 50% dei diritti dei Beatles. Fanno parte di un pacchetto che è stato valutato 391 milioni di dollari. All’interno c’è il copyright di altri artisti la parte dei Beatles vale quindi meno. Basterebbe scorporarla». A quella, suggerisce, potrebbero ambire i Fab Four (eredi compresi) per riacquistare sé stessi.