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 2009  settembre 09 Mercoledì calendario

I CIOCCOLATINI DI CADBURY FANNO GOLA NON SOLO A KRAFT ANCHE NESTLE’ E’ INTERESSATA


Quando è in vendita una società in predicato di smembramento, tutto procede bene se ognuno dei potenziali acquirenti desidera una parte diversa del gruppo di partenza. difficile però che uno schema del genere possa funzionare con Cadbury, il colosso inglese del cioccolato oggetto di un’offerta ostile da 10,2 miliardi di sterline da parte dell’americana Kraft. E la possibile cordata alternativa, formata dall’americana Hershey e dalla svizzera Nestlé, potrebbe finire per litigare sulla spartizione dei bocconi meno appetibili. Secondo la tesi più accreditata, Hershey, il cui valore è stimato in 8,8 miliardi di dollari, non potrebbe permettersi di acquisire interamente Cadbury, la cui capitalizzazione di mercato è due volte superiore. Le norme Antitrust vieterebbero a Nestlé di appropriarsi degli asset di Cadbury nel settore del cioccolato, poiché entrambe le società sono leader in quasi tutti i mercati importanti del gruppo. Perciò Nestlé farebbe propria solo la divisione gomme da masticare di Cadbury, lasciando a Hershey le cioccolaterie.
Le sinergie che si potrebbero realizzare con questi due accordi non sembrano all’altezza di quelle raggiungibili con qualunque transazione con Kraft. Hershey non possiede una presenza globale e le inevitabili complicazioni associate allo smembramento renderebbero l’operazione rischiosa. Per contro, l’offerta congiunta potrebbe prevedere un pagamento in cash più cospicuo. Questa possibilità sarebbe più allettante per i soci di Cadbury rispetto al mix di contanti e strumenti finanziari previsti dall’offerta da 10,2 miliardi di Kraft.Ma quanto è fondata l’ipotesi che Hershey vestirebbe i panni della spugna per assorbire le parti non volute da Nestlé? Hershey potrebbe essere interessata come Nestlé ad accaparrarsi la divisione chewing-gum di Cadbury, in rapida espansione. Può darsi che Nestlé debba offrire a Hershey qualche forma di incentivo perché rinunci agli asset più appetitosi. Come carota, Nestlé potrebbe avanzare una generosa offerta in contanti per l’acquisto della divisione Usa di Kit Kat.