VArie, 9 settembre 2009
Giuliana Favaro, 2 anni e mezzo. Di Vigonovo di Salgareda in provincia di Treviso, «bellissima, piena di vita», figlia dell’artigiano Michele Favaro, 43 anni, e di Simone Moreira, 23 anni, brasiliana, sexy, forse depressa, di sicuro alcolista, molto chiacchierata in paese perché tempo fa era stata sorpresa in una casa per squillo
Giuliana Favaro, 2 anni e mezzo. Di Vigonovo di Salgareda in provincia di Treviso, «bellissima, piena di vita», figlia dell’artigiano Michele Favaro, 43 anni, e di Simone Moreira, 23 anni, brasiliana, sexy, forse depressa, di sicuro alcolista, molto chiacchierata in paese perché tempo fa era stata sorpresa in una casa per squillo. Da quando i genitori s’erano separati Giuliana era stata affidata al padre che a detta di tutti l’adorava, ma mercoledì 2 settembre uscì con la madre che era appena tornata dal Brasile dove aveva fatto visita a un altro figlio. In serata la Moreira chiamò i carabinieri spiegando che dopo un giro per vetrine e un gelato nella piazza di Oderzo per un istante aveva perso di vista la pupa e da allora non l’aveva più trovata, e raccontando di esser stata colta dal panico quando aveva notato un varco nella recinzione del fiume Monticano: la bimba, a suo giudizio, poteva essere caduta in acqua. Un’ora dopo, quando la mezzanotte era passata da cinque minuti, il corpicino fu in effetti avvistato nel fiume, due chilometri più a valle, incastrato in un ammasso di alghe e cespugli. Il 5 settembre la brasiliana fu arrestata per omicidio volontario: secondo gli inquirenti se la bimba fosse passata dal varco e poi caduta in acqua, rotolando su sassi e spuntoni di ferro si sarebbe ferita. Siccome non aveva un graffio, nel fiume deve avercela buttata la madre. Serata di mercoledì 2 settembre a Oderzo in provincia di Treviso.